I danesi si "smarcano": "Non è stata colpa nostra"

Nick Horup, figlio di Per, dà la sua versione dei fatt in un’intervista televisiva

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Intanto la famiglia danese, che era sul motoscafo, si "smarca". "Non è stata colpa nostra" ha detto Nick Horup, figlio di Petr Horup, il 58enne danese indagato per l’incidente mortale di sabato scorso all’Argentario. Dà la sua versione dei fatti in una e-mail inviata alla televisione danese Tv2. Il ragazzo, che era a bordo del motoscafo insieme con la sua fidanzata, il padre e la madre, nega anche che l’incidente sia stato causato da "consumo di alcol o droghe, dall’alta velocità o dalla mancata attenzione" e ribadisce che la colpa potrebbe essere della barca a vela che non ha rispettato le regole del diritto di precedenza in mare. "La regola pratica – spiega – è che, secondo le regole marittime internazionali, le barche che navigano con un motore devono cedere il passo alle barche a vela. In altre parole, il motoscafo danese ha dovuto cedere il passo alla barca a vela italiana. Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola generale. Se la barca a vela italiana ha navigato a motore, le due barche sono equiparate". Secondo quanto riferito dal ragazzo alla televisione danese, le autorità italiane avrebbero già restituito i passaporti all’intera famiglia che starebbe dunque facendo rientro in Danimarca.