MICHELE CASALINI
Cronaca

Hypermaremma, il festival che annulla ogni confine

"Una grande soddisfazione vedere come il festival Hypermaremma sia sempre più in grado di raccontare e promuovere il nostro territorio...

L’assessora comunale alla Cultura, Maddalena Ottali, al taglio del nastro del festival Hypermaremma

L’assessora comunale alla Cultura, Maddalena Ottali, al taglio del nastro del festival Hypermaremma

"Una grande soddisfazione vedere come il festival Hypermaremma sia sempre più in grado di raccontare e promuovere il nostro territorio attraverso l’arte e stia diventando ancora più conosciuto e attrattivo". A dirlo Maddalena Ottali, assessora comunale alla Cultura in occasione dell’inaugurazione di ’To Separate the Sacred from the Profane’, istallazione artistica di Maria Loboda posizionata all’interno del parco archeologico dell’Antica città di Cosa.

"Hypermaremma nasce nel 2019 – spiegano gli ideatori – come festival d’arte diffusa nel territorio maremmano con un programma che si estende per tutto l’anno. Fondata come associazione di promozione sociale da Carlo Pratis, Giorgio Galotti e Matteo d’Aloja, ha l’obiettivo di coinvolgere la bassa Maremma attraverso l’intervento di artisti contemporanei che, invitati a relazionarsi con il territorio e la sua storia, siano capaci di innescare una rilettura del paesaggio e delle atmosfere del luogo, lasciando un segno che contribuisca al turismo culturale e all’attivazione di sinergie e collaborazioni con la comunità e le maestranze locali".

"Il festival – aggiunge Maddalena Ottali – è stato in grado di promuovere efficacemente il territorio attraverso la scelta di opere coraggiose e di grande spessore artistico che hanno fatto parlare di sé sotto diversi punti di vista, ma d’altronde la funzione dell’arte è anche quella di far discutere. Oggi in molte parti del mondo e nelle più grandi città d’arte sempre di più si amplia la consuetudine di avvicinare l’arte contemporanea a quella classica: il fatto che Hypermaremma abbia avuto il coraggio di spezzare alcuni tabù e traslare sul nostro territorio questa operazione culturale credo sia estremamente positivo per la promozione del territorio".