"Guardia medica, il Pd boccia la mozione"

Il Tavolo della Salute: "Emendamento respinto in Regione: adesso iniziarà la riorganizzazione con la chiusura di 60 postazioni"

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"Il Pd boccia una mozione di buonsenso che è stata presentata da Stefano Scaramelli di Italia Viva e da tutte le opposizioni che recepiva un emendamento apportato dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle, Irene Galletti". Lo annunciano Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli, del Tavolo della Salute. "Una mozione che avrebbe evitato la riorganizzazione complessiva del servizio di guardia medica e – come dichiara Paolo Mazzoco – le conseguenze non calcolabili sulla sicurezza sanitaria dei cittadini e il depotenziamento del ruolo della professione medica con pericolosi ritardi diagnostici e l’inevitabile intasamento del pronto soccorso e del 118 così come l’avvilimento dell’attività del volontariato". "Sono 60 le postazioni che verranno ridotte - prosegue Mazzocco – e quello che i nostri cittadini hanno visto questa estate dove in concreto era rimasta attiva solo una postazione di guardia medica, rischia di diventare strutturale, l’ordinario". "L’ipotesi di sostituire la continuità assistenziale con una sorta di call center – affermano Mazzocco e Fedeli – oltre a mortificare i professionisti, crea disagi su un territorio che, come quello delle Colline Metallifere, ha un tasso di popolazione anziana elevato che certamente per la maggior parte di essa, non sarà in grado di comunicare correttamente e ci sarà un aumento del trasporto, con un aggravio di lavoro sul volontariato, verso i pronto soccorso che saranno nuovamente assediati da prestazioni non appropriate". "Purtroppo" concludono i due rappresentanti del Tavolo della Salute – "la realtà è quella, ad esempio delle liste di attesa chirurgiche, di una pneumologia non ripartita come promesso, di un pronto soccorso e un primo soccorso distrettuale al collasso, di medici di medicina generale che vanno in pensione e non vengono sostituiti con forto disagi per quelli che restano e vedono aumentare a dismisura il lavoro che doveva essere alternativo a quello degli ospedali ma che ad oggi è tuttora al palo".