Il Golf Club Toscana a rischio chiusura

Fallita la società titolare del resort

Campo da golf

Campo da golf

Grosseto, 4 novembre 2017 - La Maremma e il lavoro. Sempre più un miraggio anche in quei posti dove pareva non attaccare mai lacrisi. Questa volta a barcollare è il Golf Club Toscana, l’esclusivo resort che conta 123 suite, piscina, ristorante e un campo da golf da 18 buche, che ha visto la proprieta dichiarare fallimento.

A darne notizia è il partito Comunista italiano. «Abbiamo appreso la notizia dai telegiornali austriaci – scrivono Marco Barzanti e Luciano Fedeli – del fallimento del gruppo industriale che detiene anche la proprietà della struttura Pelagone in Maremma». Si chiama Imperial Cordial l’ex colosso austriaco,, infatti, che aveva una diramazione anche in Toscana. In Austria conta alberghi di lusso, spa, centri termali. In Toscana avena deciso di investire, per la sua esclusiva clientela, i una struttura magnifica: 100 ettari, campo disegnato dal britannico Keith Preston, piscina, ristorante e hotel di lusso. Secondo il partito Comunista tutto questo sta per concludersi.

«La notizia non lascia spazio a molte soluzioni – proseguono Barzanti e Fedeli –. Ovvero la chiusura e la perdita di lavoro di almeno 100 dipendenti, oltre all’indotto con fornitori e cooperative». Molti sono infatti i lavoratoi che gravitano nella zona. E solo dipedenti. Sono infatti numerose le ditte che lavorano (anche grossetane) nell’impianto che stanno aspettando di sapere quello che succederà. «Il Pci – prosegue la nota – esprime solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori, vi siamo vicini in questo momento i grande preoccupazione per voi e le vostre famiglie. Viviamo in un mondo senza più certezze e sicurezze. Questi sono i risultati della globalizzazione e di gestioni aziendali non sempre all’altezza. Purtroppo, sul nostro territorio provinciale il lavoro è sempre più difficile da trovare, ed è sempre più difficile trovare quello stabile. Ci auguriamo che possano essere attivate le cassa integrazioni per non creare ulteriori difficoltà».

«Anche noi abbiamo saputo – ha detto Andrea Beneventi, vicedirettore della struttura – ma per il momento continuiamo a lavorare. Anche perché non è stato comunicato alcunchè. Stiamo comunque monitorando la situazione».