Goletta Verde lancia l’appello per il mare

Si attende la decisione del Governo sulla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.

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Questa potrebbe essere la settimana decisiva per la decisione del Governo sul problema delle ecoballe e si attende la dichiarazione delo stato di emergenza nazionale che derebbe il via al recypero con tempi abbreviati per le procedure. Ma intanto Legambiente ricorda che sono già passatri 5 anni : "Il golfo di Follonica e il Santuario dei Cetacei Pelagos non possono più aspettare". E’ questo l’appello lanciato da Legambiente Toscana in occasione dell’arrivo nei nostri mari della Goletta Verde 2020. Giovedì 23, spiega una nota, "ricorreil quinto anniversario da quel tragico giorno di tempesta che nel 2015 convinse il capitano della motonave Ivy a sversare in mare 63 mila kg di plastica pressata che aveva a bordo. Un carico che sarebbe dovuto arrivare integro a Varna, nel Mar Nero, per essere incenerito in un cementificio e che invece è caduto in Italia, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, al largo di Piombino (Livorno). In cinque anni non è ancora arrivata la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale". "Le 40 ecoballe ‘superstitì del carico disperso in mare - originariamente consistente in ben 56 ‘collì - si stanno lentamente sfaldando, con gravissimi e forse irreversibili danni per l’ecosistema marino dell’Alto Tirreno e con conseguenze ancora non valutabili per il Santuario dei Cetacei Pelagos, conclude Legambiente". "Si smetta senza ulteriore indugio questo assurdo e incomprensibile scaricabarile - dichiarano Stefano Ciafani e Fausto Ferruzza, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente - e si provveda quanto prima a dichiarare lo stato di emergenza, a nominare ilcommissario e a rimuovere quella che si sta annunciando come una vera e propria bomba ecologica".