Giuseppino Pitruzzello e la sua breve vita di fede

Oggi, tre secoli fa, nasceva in provincia di Siracusa uno dei primi confratelli di San Paolo della Croce a Monte Argentario: Giuseppino Pitruzzello.

È infatti il 27 novembre 1722, quando Giuseppino nasce ad Augusta. Trasferitosi presto a Napoli, si reca poi a Orbetello, dove conosce Paolo della Croce, al secolo Paolo Francesco Danei. Ispirato dalla sua fede, entra nella Congregazione dei Padri Passionisti.

Nel 1741 professa i voti solenni di castità, povertà e obbedienza e quello specifico della memoria e della passione di Gesù, per trascorrere il resto della vita in ritiro a Monte Argentario. È una scelta di privazioni e sacrificio, anche corporale difficile da immaginare oggi, dato che l’Argentario richiama soprattutto fascino paesaggistico e vacanza. Ma siamo nel Settecento e Giuseppino accoglie i suoi obblighi come un dono.

Comandato per la questua a Giuncarico, durante il tragitto viene colto da una febbre altissima e a stento trova alloggio da un benefattore. Ma passa poco tempo prima che sopraggiunga la morte. È il 21 aprile 1768 e Pitruzzello se ne va a soli quarantasei anni. Dopo le esequie, viene deposto nella chiesa del paese, ma nel 1771 viene trasportato all’Argentario, per essere tumulato nella chiesa del noviziato, che Giuseppino aveva contribuito a costruire, sia con la raccolta fondi che con le proprie mani.

Rossano Marzocchi