Giovane professionista perseguitata. "Sono terrorizzata da uno stalker"

Appostamenti sotto casa e lettere deliranti: "Ho deciso di sposarti"

La donna trova continuamente lettere del suo persecutore nella cassetta della posta: lei non sa come abbia trovato l’indirizzo

La donna trova continuamente lettere del suo persecutore nella cassetta della posta: lei non sa come abbia trovato l’indirizzo

Grosseto, 6 marzo 2018 -  Terrorizzata  da uno stalker. Mery, nome di fantasia che utilizziamo per tutelare la privacy di una ragazza di Grosseto che si è rivolta al nostro giornale per segnalare le costanti persecuzioni subite da un uomo documentando le stesse con denunce e altro materiale, non ha più la stessa vita di prima.

Ha dovuto cambiare abitudini perché una casuale conoscenza avvenuta circa tre anni fa a Siena si è trasformata negli ultimi mesi in un incubo atroce. Che anziché attenuarsi, anche in forza di una denuncia ai carabinieri e di una segnalazione al servizio di psichiatria dell’Asl Toscana Sud Est, ogni giorno che passa si fa sempre più inquietante. «Ho paura, molta paura – racconta Mery a La Nazione –. Con tutte le storie di femminicidio di cui si legge ogni giorno sui giornali, non vorrei essere io la prossima vittima».

La ragazza svolge un’attività professionale importante in città nonostante la sua giovane età. Circa tre anni fa era in uno dei locali dell’università di Siena quando per caso ha incontrato un uomo di Grosseto molto più grande di lei che ha iniziato a farle i complimenti. Mery ha ringraziato per gli apprezzamenti, ma si è immediatamente negata mettendo ben in chiaro che essendo fidanzata non aveva alcuna intenzione di approfondire quella conoscenza.

«È stato un incontro durato soltanto pochi minuti – racconta Mery – e da allora non ho più rivisto fisicamente questa persona. Che però ha iniziato a tampinarmi sui social. Per fortuna non gli ho dato il cellulare. Perché avrei dovuto farlo se non mi interessava? Nonostante ciò mi ha riconosciuta su Facebook e ha iniziato a mandarmi messaggi privati. L’ho bloccato subito e pensavo fosse finita lì». E invece l’incubo si è rimaterializzato poche settimane fa, fisicamente sotto casa. Il tizio è riuscito a scoprire l’indirizzo di Mery e di notte si apposta sotto alla sua abitazione e di tanto in tanto le lascia lettere scritte al computer, ma firmate in corsivo, con contenuti improbabili. Per accreditarsi agli occhi della giovane fa anche il nome e cognome di un notissimo avvocato locale e di un giovane sacerdote altrettanto noto. La prima lettera è dello scorso 10 febbraio. Una lettera formato carnevale, con coriandoli e stelle filanti. Dentro, una richiesta di incontro in un bar della città. Ovviamente Mery non si presenta, ma manda la mamma in avanscoperta. La signora scopre pure che lui gira insieme a un altro uomo più grande di lui. Il 14 febbraio, per San Valentino, il persecutore molesto torna a farsi vivo sotto casa della ragazza per lasciarle una seconda busta: dentro ci sono una rosa e un bigliettino musicale, oltre alla scritta «Ti amo!». A quel punto Mery decide di rivolgersi ai carabinieri ai quali racconta nel dettaglio tutta la sua storia. È il 17 febbraio. Con questo gesto la ragazza crede che qualcuno metta in guardia il persecutore e lo convinca a smetterla con queste avances moleste. Il tizio, infatti, è persona nota a professionisti locali nonché a una delle parrocchie più popolose della città.

Purtroppo per Mery, però, l’incubo prosegue. E l’altro ieri sera, terza busta con terza lettera. «Ho compreso – scrive lo stalker – che perché tu mi dica di sì hai delle richieste e io ci provo a esaudirle, ad esempio adesso faccio un lavoro maggiormente retribuito. Vuoi pure che ti venga a prendere con la macchina. Nei prossimi mesi rinnoverò la patente. Ho deciso che ti sposerò». Un incubo.

Andrea Fabbri