Assalto alla gioielleria, bottino da 80mila euro

Divelto il cancello di ferro e porta sfondata. Il rumore ha svegliato i vicini che hanno avvisato i carabinieri. Inseguimento in paese

Il luogo del furto

Il luogo del furto

Manciano (Grosseto), 21 novembre 2019 - Erano in cinque. E probabilmente c’era anche un «palo» in fondo alla strada per avvertire di un eventuale pericolo. E alla fine sono riusciti a farla franca e a fuggire con un bottino di circa 80mila euro in gioielli. Furto con spaccata, nella notte fra martedì e ieri, a Manciano, nella centralissima via Marsala. Forse il primo di questa portata in un paese che fino a poco tempo fa non era mai stato neppure sfiorato da colpi del genere. Ad essere svaligiata la gioielleria Art & Etno che si trova in una zona anche molto trafficata e soprattutto abitata.

I cinque malviventi, che tra l’altro sono stati ripresi dalle telecamere della videosorveglianza, hanno agito per circa mezzora. Da quello che si è visto infatti in tre hanno prima divelto il robusto cancello in ferro battuto che nasconde la porta blindata. Con un piede di porco l’hanno divelta e gli altri si sono poi diretti verso la porta che è stata alla fine sfondata. Per fare tutto questo, naturalmente, hanno fatto molto rumore. E sono stati proprio gli abitanti delle case accanto ad essersi accorti che c’era qualcosa che non andava. Alcuni, soprattutto persone anziane, quando hanno capito cosa stesse succedendo hanno iniziato ad urlare. Voci che hanno di fatto messo in allerta il vicinato. I cinque, una volta dentro, hanno fatto razzia di tutto quello che hanno trovato ma non sono riusciti ad avvicinarsi alla cassaforte murata perché stavano arrivando i carabinieri. La banda, quando ha capito di essere stata scoperta è salita in auto, un’Audi A6, ed è sfrecciata in direzione Farnese.

I carabinieri sono partiti all’inseguimento ma il veicolo era troppo veloce e i malviventi si sono dileguati in poco tempo. I militari hanno iniziato le indagini e per prima cosa hanno visionato le telecamere della videosorveglianza e poi ascoltato alcune persone che abitano nella zona. Da una prima ricostruzione pare che i cinque fossero italiani perché c’è chi li ha sentiti parlare nel negozio e urlare quando hanno avuto il via libera per fuggire altrimenti sarebbero stati catturati dai carabinieri che stavano arrivando sul posto. Poche parole prima di un colpo da migliaia di euro.

A indagare sulla vicenda comunque anche i militari del nucleo investigativo: la banda infatti conosceva il posto e anche la gioielleria. E non è da escludere che il colpo fosse stato studiato.