Concordia, "Schettino deturpò il Giglio, ora paghi 5mila euro"

La corte di appello di Firenze ha confermato l'ammenda inflitta in primo grado dal tribunale di Grosseto

La Concordia naufragata all'Isola del Giglio (Ansa)

La Concordia naufragata all'Isola del Giglio (Ansa)

Isola del Giglio (Grosseto), 15 maggio 2018 - La corte di appello di Firenze ha confermato la condanna a 5.000 euro di ammenda per deturpamento di bellezze naturali inflitta in primo grado dal tribunale di Grosseto a Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia condannato in via definitiva, ora in carcere, per il naufragio del 13 gennaio 2012 al Giglio.

Lo riferisce l'Ente Nazionale Protezione Animali, parte civile nel processo. «Questa condanna - spiega l'avvocato Claudia Ricci - non può certo rendere giustizia dei gravissimi danni causati dal comandante Schettino con il naufragio della Concordia tuttavia è importante e significativo che il giudice abbia sanzionato l'illiceità della condotta dell'imputato dal punto di vista dei danni causati al paesaggio».

"Resta - conclude la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi - una infinita amarezza per le tantissime vite umane spezzate e per i tantissimi animali morti a causa del naufragio. Purtroppo ci vorranno anni perché questa ferita possa rimarginarsi".