Due, a volte anche tre, esemplari che vengono avvistati con le fototrappole. La presenza del lupo In Feniglia è ancora costante, insieme agli altri animali che compongono la fauna della pineta. Dal 2017, quando avvennero le prime osservazioni, questi animali convivono con i daini e cinghiali. Ogni tanto qualcuno trova qualche osso o qualche carcassa di ungulati, ma mai nessun pericolo per l’uomo. Il monitoraggio di Carabinieri per la Biodiversità di Follonica va avanti, così come prosegue l’opera di semina dei nuovi pini domestici nell’area del tombolo in cui una tempesta, un vero e proprio tornado, nel novembre del 2019 rase al suolo circa 4500 alberi, per circa 4500 metri cubi di legname (il 2% di superficie della pineta). Nei prossimi giorni saranno piantati migliaia di pinoli germogliati, oltre a frassini e altre specie nei luoghi interessati. "Abbiamo sempre attivo il monitoraggio del lupo – spiega il comandante del reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica Giovanni Quilghini –. Dopo l’attività riproduttiva di qualche anno fa la Feniglia è ancora frequentata da due esemplari, ma a volte ne vediamo un terzo. Sembra che si sia stabilito un equilibrio anche per daini e cinghiali, che mantengono la loro presenza nella riserva". Nei prossimi giorni avrà luogo dunque la semina dei pinoli per il rimboscamento. "Sono attività che vanno gestite per qualche anno – prosegue –. Alcune semine fatte lo scorso anno sono state difficoltose per la siccità, quindi adesso stiamo procedendo alla sostituzione delle piantine, perché le condizioni climatiche ne hanno bruciate molte. Abbiamo circa 5mila pinoli pregerminati, più circa 2mila piante che nel tempo abbiamo prodotto di più specie, come i frassini. Nella zona della tempesta c’erano dei nuclei di latifoglie rimasti indenni, quindi abbiamo deciso di raccogliere i semi e implementarli nella foresta. Ogni anno facciamo semine e piantagioni integrative". In Feniglia stanno inoltre nidificando i falchi. "Lo scorso anno ne era nato uno, che poi ha preso il volo – aggiunge Quilghini –. Quest’anno la coppia sta già lavorando sul nido, a breve ci sarà una deposizione, quindi abbiamo istituito un’area di divieto di accesso per tutelarli". Andrea Capitani