Ecco i nuovi confini del Geoparco

Ai comuni in provincia di Grosseto si uniscono Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Radicondoli

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Il Geoparco delle Colline Metallifere, ha avviato la procedura per ampliare il suo territorio comprendendo ulteriori 96 chilometri quadrati che ricadono anche nei comuni di Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Radicondoli. Si tratta della zona di Larderello, Sasso Pisano, Montecastelli e una piccola porzione di Radicondoli. Un’area che si unisce a quella attuale, ovvero nei comuni di Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada e Scarlino, con l’obiettivo di creare un territorio unico e identitario nel segno della sostenibilità e della valorizzazione dell’area geotermica nella sua interezza. Questo grazie anche alle regole dell’Unesco Global Geoparks che prevedono la possibilità di ampliare le dimensioni dei geoparchi con una procedura semplificata se le nuove aree sono inferiori al 10% del territorio complessivo. Un’operazione che si avvale del supporto di Enel Green Power Italia che vede in questa iniziativa un progetto di sostenibilità e di continuità delle Colline Metallifere oltre che un’opportunità per lo sviluppo del territorio.

L’impegno è di supportare l’ampliamento del geoparco inserendo un’area in continuità con il territorio attuale e che comprende emergenze di grande pregio culturale e ambientale. "I tre Comuni e il Parco – si legge nel protocollo – s’impegnano ad attivare una partnership con Enel Green Power Italia all’interno di un progetto di valorizzazione e di gestione del Tuscan Mining Geopark, attraverso protocolli di intesa e convenzioni che coinvolgono i siti d’interesse culturale di proprietà della stessa Enel". Inoltre l’impegno sarà quello di realizzare, insieme al Parco, un piano di gestione per valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del geoparco, favorire il turismo e forme di economia sostenibile in linea con la missione dell’Unesco Global Geoparks. Il Parco dovrà ampliare il Sistema Informativo Territoriale, con il censimento delle emergenze culturali, geologiche, minerarie e ambientali nella zona oggetto dell’ampliamento, realizzare un sistema unico ed integrato di fruizione turistica e di circolazione dei visitatori attraverso l’apertura di nuove Porte del Parco nelle strutture già presenti sul territorio o creandone di nuove e realizzare un progetto di cartellonistica.