‘Dibattito politico: sicurezza sul lavoro assente’

Il segretario provinciale della Cisl, Katiuscia Biliotti, richiama l’attenzione su un tema molto delicato, finora poco trattato dai candidati

Migration

Sicurezza e salute sul lavoro sono le grandi assenti dal dibattito politico. Lo dice il segretario provinciale della Cisl, Katiuscia Biliotti (nella foto), chiedendo ai candidati al Parlamento di prendere posizione. "Sono quasi 600 i morti sul lavoro da inizio anno, con una media di tre morti al giorno. Non capisco perché nonostante le denunce di infortuni sul lavoro siano più di 400mila e quelle di malattie professionali sono aumentate del 7% questo sembra non essere un argomento di interesse di questa campagna elettorale. Eppure quelli riguardanti la salute e la sicurezza sono numeri impressionanti che riguardano la vita e la dignità delle persone".

La Cisl chiede, quindi, ai vari candidati di prendere posizione sull’argomento. "Siamo pronti a confrontarci e anche a dare consigli e suggerimenti – continua Biliotti – come quello di concedere i finanziamenti solo alle imprese che investono in salute e sicurezza o di far applicare i contratti firmati dai sindacati più rappresentativi o, ancora, di far fare formazione prima dell’inizio dell’attività lavorativa, così come far fare formazione continua ai datori di lavoro. Non dovrebbero mancare nemmeno i controlli, visto che lo stato è il primo a non investire su ispettori e medici Asl, oltre al coinvolgimento delle parti sociali nel sistema di vigilanza. Infine la salute e la sicurezza sul lavoro deve diventare materia dei programmi scolastici non solo per la mera conoscenza di norme ma anche e soprattutto per far sì che si concretizzi il rispetto del valore della vita. Se davvero riuscissimo ad affrontare questo problema in modo serio avremmo anche un notevole risparmio su sanità e assistenza, soprattutto in un momento come questo in cui stiamo andando incontro a enormi rincari su tutti i fronti".