"Da Sorgenia solo motivi pretestuosi"

Mammolotti: "Come fanno a dire che l’incontro sarebbe stato uno scontro politico?. Pensino invece a spiegare"

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"La motivazione con la quale il consulente di Sorgenia Aurelio Cupelli si è sottratto all’incontro organizzato ad Arcidosso è pretestuosa e fuorviante". A ribadirlo è Cinzia Mammolotti, coordinatrice del Comitato Salvaguardia Ambiente del Monte Amiata.

"Su quali basi sostiene che da parte dei partecipanti ci sarebbe stata la volontà di trasformare l’appuntamento in uno scontro politico? – si chiede – Appare chiaro il timore da parte di Sorgenia di scoperchiare il pentolone sullo scivoloso argomento geotermia, il grande assente in tutta la campagna elettorale, e il doversi confrontare su temi controversi e dibattuti anche a livello europeo sulla non sostenibilità della tecnologia a ciclo binario in un territorio fragile come l’Amiata" .

La Mammolotti prosegue sottolineando che questioni paesaggistiche e di consumo di suolo si vanno ad aggiungere a problemi ambientali di una tecnologia mai sperimentata in Italia. "Sismicità innescata nella produzione e reiniezione dei fluidi; nessuna garanzia sulle emissioni zero, rischi per le acque termali , oltre il cancellare – prosegue – il progetto del Parco Archeologico".

Il confronto, per la Mammolotti, è stato ritenuto sconveniente in un periodo elettorale non solo da Sorgenia ma anche dalle istituzioni che appoggiano progetti che si reggono grazie agli incentivi. "Il costo di questa ultima centrale – dice – è di 126 milioni di euro, 16 milioni di euro all’anno di incentivi, per un totale di 400 milioni in 25 anni. A prescindere dalla produzione energetica". Insomma il no di Sorgenia all’incontro di Arcidosso, per Mammolotti è strumentale. "Nessuno avrebbe cercato uno scontro politico – dice –, piuttosto un confronto trasparente. Le associazioni ecologiste del territorio sono una rappresentanza della popolazione che da anni segue con rigore la questione geotermia, sono parte di quella società civile che vede in questo intensivo sfruttamento geotermico la devastazione del nostro ecosistema". Poi una stoccata alla Regione. "Le centrali di Sorgenia ed Enel sono parte del disegno della Regione e del presidente Giani, in continuità con l’ex governatore Rossi. Scelte dall’alto, senza coinvolgere cittadini in un percorso partecipato".

N.C.