"Cup, file interminabili al S. Andrea"

Denuncia della Lega: "Molte proteste dei cittadini. Cosa si aspetta a rinforzare il servizio con più personale?"

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La minoranza del Comune di Massa Marittima torna a parlare dei problemi che attanagliano la sanità delle Colline Metallifere. "Che la situazione della sanità nella nostra città forse ormai comatosa non importava attendere questi giorni, ma ora siamo proprio al capezzale dell’ammalato". Inizia così Daniele Brogi, capogruppo in Consiglio Comunale della Lega. "Pure per i più semplici e modesti impegni che i pazienti devono affrontare giornalmente agli sportelli della Asl – aggiunge –. Stanno arrivando proteste secche ed irritate per il mal funzionamento, non certo per responsabilità delle figure che stanno dietro al vetro dello sportello del Cup che si trova all’ospedale Sant’Andrea di Massa. E riporto quanto mi ha raccontato una signora: ‘Sono due giorni che ho necessità di andare al Cup per problemi di mia mamma per due giorni ho trovato una fila immensa. Più di un’ora con solo due sportelli aperti e le operatrici fanno il loro dovere al massimo dell’impegno‘. E questa è soltanto una, ma sono tante, delle lamentele per un servizio che viene reso in maniera poco rispondente alla realtà considerato il bacino di utenza del Sant’Andrea".

Brogi aggiunge: "Ma cosa si aspetta a rinforzare questo servizio aumentando il personale in grado di dare risposte all’utenza? – dice il responsabile del Carroccio a Massa Marittima – Siamo alle solite: si risparmia sulla pelle dei pazienti con gli addetti ai lavori sotto stress per ore ed ore sperando che agli stessi siano assicurate tutte le attenzioni che , contrattuali. " Insisto nel dire comunque che è un problema non di "fila più o meno lunga" ma di tensioni che vanno a gravare sui cittadini-pazienti che vivono già difficoltà e che non hanno necessità di ulteriori malesseri".

Oltre al Cup rimane quanto mai viva la situazione della mancanza del medico. "Una situazione che rischia di diventare esplosiva – ha detto invece Luciano Fedeli del Tavolo della Salute – dove errori nella programmazione regionale che non ha tenuto conto dei pensionamenti dei medici e della mancanza di sostituti, sommati a inspiegabili e ingiustificabili ritardi nella realizzazione delle Case della Salute rischiano di compromettere l’assistenza di base di molti cittadini e dei comuni più disagiati. L’azienda con l’approvazione delle istituzioni locali e della Regione, pensa di risolvere il problema suddividendo i pazienti tra i sempre meno medici "superstiti". E la Casa della Salute a Massa Marittima – conclude Fedeli – non può essere confinata in un microambulatorio come è quello attualmente in essere all’ospedale, di dimensioni ridicole e con una collocazione poco consona all’utenza e alla riservatezza".