Covid-19: provincia di Grosseto meglio della media, 5 comuni senza contagi

Dati incoraggianti che certificano l'ottima gestione dell'emergenza

La provincia di Grosseto contro il Covid-19

La provincia di Grosseto contro il Covid-19

Grosseto, 4 agosto 2020 - La provincia di Grosseto tira le somme. Il Covid-19 in alcune zone dell'Italia ha avuto effetti drammatici, ma a Grosseto dopo 158 giorni i numeri analizzati sono incoraggianti: i numeri di decessi è più basso della media italiana e toscana e, addirittura, ben 5 Comuni senza alcun contagio.

I casi nella provincia di Grosseto sono molto incoraggianti: con 414 casi totali di Covid-19 e 24 decessi, dal 24 febbraio al 31 luglio, quella grossetana è la provincia con il tasso di mortalità e di letalità più basso della zona Sud Est e della regione Toscana (dati Ars Toscana). Per la mortalità si parla di 10,38% ogni 100 mila residenti, mentre sulla letalità il dato riferisce un 5,88% sul totale delle persone malate, mentre in Toscana si è arrivati al 10,82% e in Italia al 14,20%. I dati relativi ai decessi confermano l'impegno e i risultati dell'Azienda nel mettere in campo misure di contenimento della diffusione del Covid.

La provincia grossetana è al terzo posto, dopo Livorno e Siena, per il numero di casi positivi, 1,87 ogni 1.000 abitanti, contro il 2,81 in Toscana e il 4,10 in Italia. Anche la percentuale dei guariti ha registrato una situazione migliore della media. In Italia è stata di quasi l’81% e in Toscana dell’85,49%. Nella provincia di Grosseto, i guariti sono stati 378 con una percentuale del 91,30%. Un fattore degno di attenzione, è la totale assenza di contagi in ben 5 Comuni: Magliano in Toscana, Seggiano, Roccalbegna, Sorano, Montieri. Monterotondo Marittimo è, invece, il Comune con il tasso di contagi più elevato.

La provincia di Grosseto ha retto così l'impatto con il Covid 19. Il Direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D'Urso, commenta le motivazioni: “Ritengo che in un contesto pandemico nazionale in alcune zone tragico, i dati relativi alla nostra Asl e della provincia di Grosseto ci danno ragione di una gestione corretta dell'emergenza, grazie alla collaborazione e alla sinergia tra tutti i professionisti e a uno sforzo eccezionale e di alta qualità del Dipartimento di prevenzione. Non di meno ha giocato un ruolo fondamentale un deciso approccio organizzativo dell'ospedale con la possibilità di dividere facilmente i percorsi Covid e no Covid tra la zona nuova e quella 'vecchia' dell'ospedale Misericordia”.

I dati illustrati in conferenza stampa dal direttore sanitario Simona Dei hanno fornito i dettagli di questa valutazione: “Abbiamo messo in sicurezza il Misericordia come tutti gli altri nostri ospedali, potenziate le attività maggiormente coinvolte come Malattie infettive, Pneumologia e Terapia intensiva. Abbiamo lavorato in ospedale, ma anche sul territorio con le Usca”.

Ma la storia Covid, ovviamente, è tutt'altro che finita: “Abbiamo valorizzato tutte le competenze e le professionalità accumulate nel corso degli anni e, contemporaneamente, abbiamo imparato molto – hanno concluso D'Urso e Dei - Il futuro sarà segnato da dispositivi di protezione individuale e visiere, dalla sorveglianza degli operatori, dai criteri di separazione e flessibilità nell'organizzazione degli spazi ospedalieri, dal concetto di multiprofessionalità. Con i dati forniti oggi voltiamo una pagina ma non chiudiamo certamente una storia. Continueremo a lavorare valorizzando ulteriormente non solo il nostro personale ma anche il rapporto con i cittadini, le comunità locali e i sindaci che le rappresentano. I risultati positivi sono di tutti e ci spingono ad andare avanti. E lo faremo anche non dimenticando mai quei pazienti che non ce l'hanno fatta”.