Coronavirus, in farmacia si fanno scorte di mascherine e gel

Le notizie diffuse dai media inducono i cittadini a prendere precauzioni

Corsa all'acquisto delle mascherine in farmacia (foto Print)

Corsa all'acquisto delle mascherine in farmacia (foto Print)

Grosseto, 22 febbraio 2020 - Le notizie in arrivo da Codogno sul contagio da coronavirus hanno catturato anche l’attenzione dei grossetani. Durante la giornata di ieri non sono state poche le richieste di informazioni avanzate, ad esempio, alle farmacie. Qualcuno è tornato anche a chiedere le mascherine, nonostante né in Toscana, né tantomeno in Maremma si siano per il momento registrati casi di contagio.

E se qualche settimana fa erano i cittadini cinesi residenti a Grosseto a comprare in grande quantità le mascherine per poterle spedire ai loro connazionali in Cina, adesso questo dispositivo comincia ad essere richiesto anche dai grossetani che fanno incetta anche del gel per le mani. E per quanto riguarda le mascherine, non vengono chieste soltanto quelle ’semplici’ del tipo che usano i chirurghi in sala operatoria da 50 centesimi di euro cada una. No, vengono chieste pure le mascherine ’professionali Ffp1, Ffp2 e Ffp3 in grado di filtrare piccole particelle e agenti inquinanti e, quindi, anche virus. Ovviamente hanno un costo più elevato.

Le più performanti di tutte sono le Ffp3 che hanno una valvola con gel filtrante, il cui prezzo non è irrilevante e non tutte le farmacie ne sono al momento dotate. Molti ripiegano sulle Ffp2, con o senza valvola. Ma si tratta di richieste dettate più dal panico che non da una reale necessità. In questo momento in tutto il territorio regionale non c’è alcuna emergenza, né circolazione di virus. I grossetani, però, evidentemente pensano che a lungo andare la questione coronavirus possa allargarsi e dunque ritengono di sentirsi più al sicuro avendo a disposizione presidi di questo tipo.

Stando a informazioni raccolte in alcune farmacie, inoltre, è da segnalare l’aumento esponenziale della richiesta di un medicinale naturale che negli ambienti dell’omeopatia è stato pubblicizzato come coadiuvante al contrasto della sindrome da cronavirus. anfa © RIPRODUZIONE RISERVATA