La Commissione pari opportunità del Comune si potenzia: nuove competenze dalla Ue

L'assessore Chiara Veltroni: "E' entrata in vigore una raccomandazione della Commissione europea"

L'assessore Chiara Veltroni e il sindaco

L'assessore Chiara Veltroni e il sindaco

Grosseto, 19 luglio 2018 - Nuove competenze per la commissione Pari opportunità. «Le commissioni come la nostra quotidianamente si trovano ad affrontare sfide che non si limitano alla tutela delle donne, alle battaglie per le parità di genere sul lavoro, ma riguardano anche la tutela dei disabili, dei minori, degli anziani e, più in generale, di chi si trova in difficoltà – dicono l’assessore alle Pari opportunità Chiara Veltroni e la presidente Federica Frusoni – Pur lavorando in un mutuo scambio di conoscenze e di esperienze non solo professionali, spesso mancano i mezzi, non solo finanziari, per realizzare questi fini e promuovere efficacemente la lotta alle discriminazioni e diseguaglianze di cui tutti noi siamo spesso vittime. Adesso però sembrano arrivati dei cambiamenti che vanno nella direzione di maggiore praticità e operatività. A Grosseto ci organizzeremo per accogliere al meglio questi nuovi spunti».

"La raccomandazione 2018/951 della Commissione europea del 22 giugno scorso circa le norme riguardanti gli organismi per la parità, in vigore dal 4 luglio 18 – continuano Veltroni e Frusoni – è un valido strumento per conseguire questi fini, perché allarga sensibilmente i poteri di questi organismi e auspica che gli Stati membri dell’Unione europea assicurino che gli organismi per la parità possano svolgere le loro funzioni, in modo indipendente ed efficace».

Nel dettaglio: le maggiori novità riguardano un ampliamento dell’ambito di assistenza alle vittime prevedendo la possibilità di fornire consulenza giuridica e promuovere azioni, in nome proprio o delle vittime (denunce singole o collettive). Sono inoltre semplificate le modalità di presentazione delle denunce, singole o collettive. La Commissione Pari opportunità può svolgere attività di mediazione e di conciliazione. Infine è prevista la possibilità di effettuare inchieste e relazioni da presentare alle autorità pubbliche ne dovrebbero tenere conto. Saranno stanziati fondi e risorse specifiche per potere svolgere queste attività, aspetto fondamentale per il funzionamento delle commissioni.