Combattere lo spreco alimentare

Secondo i dati della Fondazione Banco Alimentare Onlus, ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate, che equivalgono a 13 milioni di tonnellate di Co2 emesse. Si tratta di un tema complesso che vede più settori tra loro interconnessi: dalle filiere produttive, a quelle della distribuzione sino ad arrivare alle scelte che ogni cittadino fa al momento degli acquisti. Per questo motivo l’Amministrazione comunale di Follonica ha deciso di aderire al progetto contro lo spreco alimentare promosso da Legambiente. L’iniziativa nasce proprio dagli ultimi dati presentati della Fondazione. "I cittadini rappresentano un anello chiave nella catena dello spreco alimentare – commentano l’assessora all’ambiente Mirjam Giorgieri e l’assessora alle politiche educative e giovanili Barbara Catalani (nella foto) – lavorare su una maggiore consapevolezza degli acquisti può contribuire significativamente a modificare le abitudini quotidiane di ognuno di noi e contribuire alla risoluzione di una parte del problema. I nostri due assessorati, ambiente ed educazione, condividono da tempo i principi e per questo motivo abbiamo lavorato congiuntamente al progetto". Il progetto si propone di realizzare iniziative di sensibilizzazione volte ad aumentare la consapevolezza verso il problema e sul proprio ruolo quale cittadini attivi e prevede azioni trasversali, volte a moltiplicare la ricaduta territoriale sui bambini, con particolare riferimento alle classi 5^ della scuola primaria, ma anche ai ristoratori, del terzo settore e delle imprese legate alla distribuzione di beni alimentari e alla ristorazione. Per quanto riguarda il settore della ristorazione e la volontà e quella di rendere più comune l’uso della cosiddetta "doggy bag", ovvero il contenitore preparato dal ristorante per portare a casa il pasto avanzato. Verranno poi organizzati degli incontri per favorire la collaborazione tra le associazioni assistenziali e le imprese del settore della distribuzione di generi alimentari e della ristorazione. L’obiettivo è favorire un tavolo di confronto tra il mondo associativo. Il progetto prosegue poi a scuola dove le classi 4^ delle scuole primarie a tempo pieno e classi I° della scuola secondaria di primo grado lavoreranno a un’indagine dei comportamenti alimentari durante la ricreazione e il pranzo. Le classi verranno quindi dotate di questionari dove verranno annotate le scelte alimentari.