Codice rosa, più casi. Le denunce sono 186

Rispetto al 2020 aumentano le segnalazioni di maltrattamenti. Trentasei situazioni, fra maltrattamenti e abusi, coinvolgono minori

Vittoria Doretti

Vittoria Doretti

Grosseto, 22 novembre 2021 - Nei primi nove mesi del 2020 i casi da Codice rosa nell’area della Asl Toscana Sud Est (quindi le province di Grosseto, Siena e Arezzo) furono 333, meno rispetto a quelli denunciati nel 2019 (503) e minori anche rispetto a quanto accaduto nel corso di quest’anno (422), ma è un calo che la stessa Asl spiega così: "In piena pandemia, si è assistito a una diminuzione degli accessi e delle denunce mentre nel contempo aumentavano gli episodi di violenza contro le donne e le richieste di aiuto al 1522, in particolare di violenza domestica. Le indicazioni di restare in casa, necessarie a contenere il contagio, hanno reso le donne ancora più soggette a episodi di violenza domestica, impossibilitate a chiedere aiuto recandosi ai centri di riferimento, isolate da parenti o amici a cui poter chiedere supporto, fisicamente costrette ad una vicinanza continua con il partner maltrattante".

E nei primi nove mesi del 2021 in provincia di Grosseto si sono contati 186 casi complessivi, 150 su adulti (146 maltrattamenti e 4 abusi) e 36 su minori (34 casi di maltrattamento e 2 di abusi). E’ l’estrema sintesi del bilancio del Codice rosa fornito in vista della "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" (il 25 novembre) e sono anche i numeri con i quali però si vuol tenere alta l’attenzione su questa drammatica piaga sociale all’inizio dell’ Open week promossa dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e alla quale la Asl ha aderito. Da oggi a domenica, infatti, sulla homepage del sito www.uslsudest.toscana.it/ e sulla pagina facebook dell’Azienda sarà presente un banner cliccabile che riporta alla pagina del Codice Rosa, con l’intento di mettere in evidenza e d’immediato accesso tutte le informazioni utili per chi subisce un atto di violenza e non sa come orientarsi. A sostegno delle vittime di violenza è, ormai da più di 10 anni, costantemente, operativa la Rete regionale Codice Rosa, diretta da Vittoria Doretti di cui ne è l’ideatrice, che con un team di professionisti preparati continua nella realizzazione della sua mission, mettendo in campo numerose azioni per tutelare le donne che hanno subìto una violenza e tutti i soggetti vittime di odio e discriminazioni.

"I dati che raccogliamo ogni anno sulla violenza sono la cartina tornasole per monitorare anche il livello di attenzione e di preparazione che gli operatori hanno sul tema della violenza", dice Claudio Pagliara, direttore del Codice rosa. "La nostra attenzione – dice Vittoria Doretti – si focalizza sulle diversità e l’inclusione sia per operatrici e operatori, sia nei percorsi. Attenzione massima anche per tutte le forme di discriminazione di genere".