Grosseto e il Cinema Marraccini abbandonato, ferita ancora aperta

La struttura in totale abbandono è una minaccia per la salute pubblica

Il Cinema Marraccini (Foto Aprili)

Il Cinema Marraccini (Foto Aprili)

Grosseto, 17 settembre 2021 - Qual è il vero volto di via Mazzini a Grosseto? Quello di Palazzo Mensini di cui è stato sapientemente ristrutturato il piano rialzato (ma sono partiti i lavori anche per gli altri due livelli) e che è tornato a ospitare la Biblioteca Chelliana, oppure quello dell’abbandonato cinema Marraccini?

Chelliana ed ex cinema sono gli estremi opposti di una delle vie del centro storico più importanti. Qui passa gran parte del traffico ammesso nella Ztl, ma transitano pure centinaia di residenti e turisti a ogni ora. Chi prende la via da Nord ha un impatto positivo; chi, invece, la prende da Sud inizia a sentire il puzzo diversi metri prima di arrivare all’angolo con i portici di piazza Dante.

Inutile nasconderlo: l’ex cinema Marraccini è ancora una ferita aperta nel cuore del centro storico di Grosseto. Non solo per le condizioni fatiscenti della sua facciata, ma anche e soprattutto per le sue condizioni insalubri che mettono a rischio anche lo ’struscio’ sotto Canapone.

Non è una notizia nuova. La situazione è questa da molti anni. Tuttavia l’estate torrida ha esaltato le criticità. Si tratta di una proprietà privata, è bene ricordarlo. Le competenze della pubblica amministrazione sono relative, anche se qualcuna ce n’è. Soprattutto di salute pubblica.

I commercianti del centro storico, e in particolare quelli con le attività sotto ai portici, a queste fanno riferimento. Perché oltre all’odore nauseabondo che viene dalla lunga sfilza di cassonetti appoggiati proprio alla facciata dell’ex cinema, più volte hanno avvistato animali uscire da quell’edificio e poi introdursi nei loro negozi.

«Siamo sempre riusciti a scacciarli – dice un esercente – e a provvedere all’immediata sanificazione, ma la situazione sta diventando incontrollabile perché non possiamo stare sempre con gli occhi puntati su quella via". Una commerciante lì accanto li chiama "esseri immondi". In realtà si tratta di topi giganti. "Il fatto – aggiunge – è che non si tratta più di episodi isolati, ma ci sono vere e proprie colonie di questi animali che rischiamo, appunto, di ritrovarci tra i piedi, in mezzo ai clienti. Una situazione molto pericolosa, non solo da un punto di vista sanitario, ma anche economico. Lei farebbe acquisti in un negozio dove scorrazzano i topi? Il nostro esercizio ha due entrate: una su piazza Dante e una su via Mazzini. Questa ultima l’abbiamo dovuta chiudere per motivi di sicurezza legati a questa situazione".

Ieri mattina La Nazione ha compiuto l’ennesimo sopralluogo. I cassonetti, nonostante un corretto conferimento dei rfiuti emanavano effetivamente un fetore insopportabile che di certo non deve essere sfuggito ai numerosi turisti stranieri, presenti in centro città a causa di una giornata non propizia per la tintarella. Molti guardavano all’insù, ammirati o più probabilmente scioccati dalle condizioni della facciata dell’ex cinema.

«Come amministrazione abbiamo fatto di tutto per sottrarre il Marraccini a questo stato di incuria – ha detto il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna intervenendo a un incontro elettorale dove è stato sollecitato proprio su questo tema. Abbiamo tentato l’impossibile per entrare in possesso dell’immobile e quindi provvedere alla sua bonifica, ma non ci siamo riusciti. La situazione è molto intricata. Ci sono delle questioni ipotecarie che si sovrappongono e i nodi sono difficili da sciogliere. Ma l’ex cinema resta uno dei miei crucci e su di esso insisterò anche nei prossimi 5 anni".