"Caro bollette: serve subito una soluzione"

Ascom e Confesercenti fanno precise richieste ai parlamentari eletti. Gennari: "Problema drammatico da risolvere". Caso: "Emergenza vera"

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Le associazioni e la politica. Il giorno dopo l’esito delle urne che hanno premiato la destra, le associazioni di categoria di Grosseto hanno ribadito con forza a chi ha vinto le elezioni, quali devono essere le priorità per la Maremma per i prossimi anni. Una specie di lista di cose da fare alle quali non si può più cercare una via d’uscita. Le idee chiare pare averle Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto. "Ci congratuliamo con chi ha vinto le elezioni. Complimenti ai grossetani neo eletti, ai quali, augurando loro buon lavoro, chiediamo di rappresentarci al meglio dagli scranni del Governo a Roma e, soprattutto, di portare sugli scranni del parlamento le problematiche della nostra provincia - ha detto Gennari - L’urgenza è risolvere il problema drammatico del caro-bollette, perché un disastro economico ed occupazionale è davvero alle porte". Secondo Gennari "ci sarà da lavorare in materia di semplificazione, fisco, legalità e sicurezza: le nostre richieste su questi temi, presentate durante la campagna elettorale, sono molte e complesse. Ed ovviamente, come associazione di categoria, ci aspettiamo di essere interpellati per le questioni che riguardano le imprese del nostro territorio". "La priorità è sicuramente quella di affrontare la situazione energetica che sta mettendo in ginocchio le imprese e rischia di far chiudere le attività maremmane". È questa, invece secondo Confesercenti Grosseto, la prima emergenza da affrontare per il nuovo Governo di centrodestra che ha vinto le ultime elezioni politiche. "Contro il caro bollette servono sia soluzioni immediate di sostegno, sia soluzioni più strutturali e a lungo termine che rendano in generale più sostenibile il costo dell’energia" afferma il presidente provinciale Giovanni Caso, che riprende il manifesto stilato dall’associazione di categoria dal titolo "Osare per la Maremma". Poi sicuramente il problema, annoso per la Maremma, delle infrastrutture, a partire dal Corridoio Tirrenico, passando per la Grosseto Fano. Infrastrutture però non significa solo strade: bisogna potenziare i trasporti in generale. Quelli su rotaia (sia per le merci che per i cittadini, con collegamenti rapidi e frequenti per chi deve spostarsi per lavoro e per i turisti che potrebbero scegliere la Maremma come meta di vacanza). "C’è necessità di agire sui costi Tari – prosegue Caso -, troppo alti a causa delle caratteristiche del nostro territorio, così vasto". E infine serve rivedere la Bolkestein. "Troppe imprese locali che hanno qualificato il nostro turismo balneare rischiano di restare schiacciate dai grandi gruppi stranieri– chiude Caso –. Secondo noi c’è ancora margine di manovra e dal nuovo Governo ci attendiamo un intervento in tal senso".