Strage di pecore, una settantina di capi vittime dei predatori

Blitz di due lupi nell’azienda di Carmelo Masala. Pastorelli (Comitato Pastori): "Stillicidio continuo, la Regione intervenga o sarà la fine"

Un lupo (Afp)

Un lupo (Afp)

Manciano (Grosseto), 8 maggio 2021 - Predatori scatenati in Maremma: sono 72 le pecore uccise da due lupi in un colpo solo in un’azienda agricola del Mancianese la notte di giovedì. Un disastro per l’allevatore Carmelo Masala, che non ha potuto far altro che assistere allo scempio. La presidente del Comitato pastori d’Italia, Mirella Pastorelli, dunque non ci sta e dopo la conto risposta della presidente dell’associazione Difesa Attiva, replica di nuovo. "Agli allevatori è stato tolto – dice Mirella Pastorelli – un grande diritto, quello di lavorare, e se il sommerso esiste, questo è dovuto a leggi distorte". "Non tutti gli allevatori – spiega la presidente dei Pastori – hanno la possibilità di sostenere le ingenti spese per lo smaltimento delle carcasse, e per questo motivo molti rinunciano anche agli indennizzi. Quindi, dinanzi a questo ennesimo disastro, la Regione paghi il danno per il suo reale valore e si accolli lo smaltimento delle carcasse, in modo da spendere i soldi per una giusta causa. E’ l’ora di finirla nel continuare a fare sondaggi, monitoraggi e studi sui lupi, il tutto a costi eccessivi e discapito di un settore che intanto sta scomparendo".

Poi aggiunge: "Basta guardare quello che è accaduto a Carmelo Masala – prosegue – – un pastore sardo arrivato in Maremma da anni. Sono arrivati due lupi nella sua azienda e hanno ucciso ben 72 pecore. Una strage che poteva contare molti più capi, se Carmelo non fosse intervenuto. Il continuo stillicidio però non si è fermato a Manciano, ma è continuato anche anche in pieno giorno a Magliano in Toscana all’azienda di Gianluigi Passalacqua, al quale sono state predate quattro pecore".

"Entrambi gli allevatori nonostante le prevenzioni e i cani da guardiania – spiega la presidente – non è la prima volta che ricevono queste visite. Carmelo Masala nel corso degli anni ha perso un numero non quantificabile di capi". Poi chiude: "Dopo casi così eclatanti la politica ed in primis la Regione Toscana non può rimanere in silenzio, ma deve avere il coraggio di prendere decisioni volte ad un cambiamento. Le campagne proliferano di predatori, quindi una scelta deve essere fatta: manteniamo i pascoli o i predatori? Sono fiduciosa sul fatto che l’assessore regionale Stefania Saccardi si farà promotrice presso il governo affinché sia aggiornata alla situazione attuale la legge 157".