Cala Violina a numero chiuso. Solo 900 persone al giorno

Il sindaco di Scarlino, Francesca Travison, sta elaborando un piano per controllare l’affollamento. Il parcheggio e l’unica via d’accesso consentono di gestire le presenze in spiaggia

Un’immagine suggestiva di Cala Violina

Un’immagine suggestiva di Cala Violina

Scarlino (Grosseto), 20 maggio 2020 - Per il momento sono idee. Che in questi giorni si tramuteranno in azioni decise. La "Fase 2" dell’emergenza Covid ha una serie di problematiche che devono essere affrontate. Soprattutto per la fruizione delle spiagge libere, ovvero quelle zone non attrezzate che in Maremma durante l’estate vanno per la maggiore. Il Comune di Scarlino, che ha nove chilometri di spiagge nel suo territorio (e solo 1.5 con gli stabilimenti balneari) in questi giorni sta cercando di buttare giù un programma di massima che dovrà essere rispettato necessariamente. La sicurezza è che le zone di maggior pregio, ovvero Cala Violina, Cala Civetta e Cala Martina, i tre gioielli della costa scarlinese, quest’anno vedranno gli ingressi regolamentati. L’unico baluardo per mantenere il distanziamento sociale di sicurezza anche in spiaggia come dice il protocollo del nuovo Dpcm.

"A Cala Violina si registravano di media tremila ingressi al giorno – inizia il sindaco di Scarlino Francesca Travison – e con le nuove disposizioni non ce lo possiamo più permettere. Dalla prossima stagione balneare gli ingressi andranno contingentati. A Cala Violina saranno circa 900. Non possiamo fare altro. Le persone saranno istruite nei parcheggi, che anche quelli saranno a numero chiuso". Idee, dunque. Con alcune certezze. "Dobbiamo comunque ancora confrontarci con i balneari che hanno le spiagge attrezzate. Il problema sono i parcheggi adiacenti alle spiagge che sono difficilmente controllabili. Per quanto riguarda le nostre Cale il discorso è diverso. Per andarci ci sono dei parcheggi fissi. Ed è lì che agiremo e controlleremo gli accessi".

Ma non solo. "Abbiamo chiesto ai nostri imprenditori del mare – prosegue Travison – di studiare un modo come gestire anche le spiagge libere. Magari cercando di preparare il distanziamento con i segnaposto. Oppure lavorare con streward che facciano rispettare il Dpcm. Bisogna ricordarsi del distanziamento sociale, altrimenti il virus inizierfà di nuovo a galoppare. L’importante comunque sarà lavorare affinchè tutti possano andare al mare in maniera tranquilla e che siano tutti soddisfatti. Le vacanze – chiude il primo cittadino di Scarlino – devono essere piacevoli e soddisfacenti. Ecco perchè dobbiamo alla svelta consegnare le linee guida affinchè tutti poi finchè tutti possano andare al mare in maniera serena e in piena sicurezza".