"Bolla Covid da rivedere L’Asl torni sui suoi passi"

Capalbio chiede il ripristino delle funzionalità dell’ospedale di Orbetello

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A fine mese cessa lo stato di emergenza Covid19, anche se con ogni probabilità non spariranno contagi e ricoveri. Tuttavia, proprio perché verrà meno la condizione giuridica dell’emergenza, il sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini, chiede ad Asl Toscana Sud Est di rimuovere la Bolla Covid allestita nell’ospedale di Orbetello e di restutuire quei 10 posti letto che attualmente servono a ricoverare i pazienti cosiddetti ’Covid per caso’ alle normali prestazioni sanitarie del ’San Giovanni di Dio’.

"Invito a non innamorarsi di una scelta fatta, ma di valutare la situazione, tempo per tempo, e trovare soluzioni più utili alla cittadinanza" dice Chelini. Che poi aggiunge: "Sappiamo che, nelle ultime settimane, la bolla Covid, preposta ad accogliere fino a 10 pazienti, ospita, in media, dalle 2 alle 4 persone". "Numeri – prosegue il sindaco di Capalbio – che, a mio avviso, non giustificano il mantenimento di quell’area operativa. Anche perché c’è da chiedersi quale impatto ha il mantenimento di 10 posti letto, sottratti alla disponibilità complessiva dell’ospedale, sull’organizzazione dell’attività ospedaliera ordinaria e quindi sui servizi ai cittadini che vivono nella zona Sud". Chelini si chiede, ad esempio, quali esiti la presenza della “bolla Covid” abbia sulle prestazioni: “Non c’è il rischio che, di fronte a un bisogno di salute, si debba rimandare una attività che prevede il ricovero? A titolo solo esemplificativo, da quando è stata attivata questa area gli interventi chirurgici sono stati ridotti del 30%. Esiste una correlazione tra le due cose?".

Secondo il primo cittadino di Capalbio, la soluzione potrebbe risiedere nel ricoverare i pazienti ’Covid per caso’ all’ospedale Misericordia di Grosseto "dove – dice Chelini – esiste già un reparto Covid dedicato, separato dal resto della struttura, in cui due o quattro presenze in più non farebbero la differenza. C’è anche da considerare, chiaramente, che andare a sottrarre qualche posto letto su una disponibilità complessiva di 600 non andrebbe ad alterare la normale programmazione delle attività". "Dobbiamo fare uno sforzo di razionalità, prendendo decisioni con dati alla mano" conclude il sindaco di Capalbio.