Bianciardi e i suoi amici pittori Se ne parla nella sala "Pegaso"

Migration

Il primo ciclo degli approfondimenti che Fondazione Bianciardi e Fondazione Polo Universitario Grossetano dedicano al grande scrittore si chiuderà domani alle 17 nella sala Pegaso della Provincia con l’incontro dal titolo "Bianciardi e i suoi amici pittori, Furio Cavallini e Ettore Sordini", curato da Mauro Papa, direttore del Polo Culturale le Clarisse.

Una parziale conclusione non casuale, visto lo spazio importante che il mondo delle arti figurative occupa nell’evoluzione umana e artistica dello scrittore arrivato a Milano dalla provincia come il figurativo Cavallini, ribattezzato Crazy Horse, cui lo lega anche la toscanità costiera, dato essenziale nella poetica di Bianciardi, innegabile spunto per un’amicizia che ha le tinte della nostalgia e dell’affetto, come racconta lo scarno e accorato carteggio tra i due. Ed a Milano avviene anche l’incontro con il milanese Sordini, Ettorino ne La Vita Agra, lui cittadino, immerso nel clima di sperimentalismo neoavanguardistico che si respirava negli ambienti di Brera durante quegli anni Cinquanta ancora carichi di grandi speranze per chi intendeva cambiare il volto delle arti nazionali.