Bagno Giglio, la spiaggia a misura di bambino

A Marina di Grosseto Alberto Bartalucci e Claudio Castellucci, zio e nipote, hanno organizzato lo stabilimento dando la precedenza ai più piccoli

Bagno Giglio, il bagno dove i bimbi diventano grandi. Potrebbe essere il testo di uno spot pubblicitario, in realtà è la storia di questa concessione balneare che porta il nome della nostra isola dell’Arcipelago toscano e che si trova a Marina di Grosseto, gestita zio Alberto Bartalucci e suo nipote Claudio Castellucci. Tredici anni di gestione famigliare improntata alla cura e al rispetto delle più giovani generazioni e, conseguentemente, delle relative famiglie. "Non abbiamo grandi ambizioni se non quella di far godere una bella vacanza, a tutto tondo, alle famiglie con bambini" dice Claudio Castellucci del Bagno Giglio. "Quando ho iniziato l’avventura della gestione del Giglio avevo i bimbi piccoli – aggiunge – e quindi ho iniziato a fare attenzione a quali fossero i loro bisogni in spiaggia; quale fosse il loro modo di vivere il mare in totale libertà e divertimento, ma anche in assoluta sicurezza. Quindi abbiamo iniziato ad attrezzare il bagno con tutto ciò di cui avevamo bisogno e oggi possiamo dire di essere un vero punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie". Bambini che al Giglio si fanno anche grandi. "Certamente – riprende Claudio Castellucci – Ancora oggi abbiamo ragazzi di 1920 anni che continuano a venire a Bagno Giglio dopo aver trascorso da noi le estati della loro infanzia. E questo rapporto umano è il nostro plusvalore, oltre a tutti i servizi che offriamo: 2 salta-salta; tavolo da ping-pong; play-ground a 2 piani; piscina con scivolo; tavoli da calcio-balilla. Il tutto a dimensione di bambino, senza pericoli. Da noi – conclude Claudio Castellucci – vale soltanto una regola: non oltrepassare il recinto dello stabilimento. I genitori possono così stare tranquilli e godersi il sole di Marina in attesa di arrivare all’ora di pranzo per gustare i celeberrimi piatti della nostra cuoca ’Pina’. Altro che fast-food!".