"Avvicinare i giovani alla politica". Ed è polemica

L’iniziativa dalla coalizione di centrodestra cittadina, ovvero quella di avvicinare i giovani alla politica che prevederebbe, tra l’altro, anche incontri a scuola da parte di alcuni assessori e consiglieri comunali, ha suscitato le reazioni di Carlo De Martis capogruppo "Grosseto Città Aperta", Davide Bartolini capogruppo del Partito Democratico, Giacomo Gori capogruppo del Movimento 5 Stelle.

"A Grosseto i partiti al governo, dalla Lega a Fratelli d’Italia passando da Forza Italia, insieme al sindaco Vivarelli Colonna e a tutti gli assessori, hanno deciso di entrare nelle scuole per dare lezioni di politica e democrazia ai nostri studenti – dicono De Martis, Bartolini e Gori –. Un’iniziativa che denota una mancanza di rispetto da parte del sindaco Vivarelli Colonna e della sua maggioranza nei confronti del mondo della scuola e della sua funzione educativa".

Poi proseguono: "Politica e democrazia vanno di pari passo con pluralismo e rispetto delle istituzioni, due concetti ignoti ai nostri improvvisati ‘docenti’, che hanno visto bene non solo di estromettere dal progetto le minoranze, ma – a quanto pare – hanno tenuto all’oscuro lo stesso presidente del consiglio comunale Fausto Turbanti". Secondo i tre consiglieri, di questa vicenda dovrà essere interessato l’Ufficio Scolastico sia a livello provinciale che a livello regionale, oltre che la Prefettura. Amedeo Gabbrielli, consigliere di maggioranza chiarisce però quelle che erano le reali intenzioni di chi sta lavorando al progetto. "Il centrodestra presenterà all’assessore di riferimento una proposta, gli uffici la elaboreranno, gli atti verranno presentati in commissione e poi in Consiglio per essere migliorati e votati. Se la proposta passerà – conclude – nelle scuole andranno i consiglieri di tutti i gruppi politici presenti in Comune. Questa è stato da sempre il nostro pensiero, che non ha mai escluso nessuno".