"Aumenti a causa dell’Istat"

Le nuove tariffe del teleriscaldamento dovute ai meccanismi di adeguamento

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Amiata Energia spiega l’aumento delle bollette del teleriscaldamento. Aumenti derivati, seconsa l’azienda, ai meccanismi di adeguamento Istat. Un incremento del 12,5% e la società che gestisce il teleriscaldamento chiarisce che ha rispettato l’articolo 11 del regolamento di fornitura. Il regolamento prevede che le tariffe vengano adeguate automaticamente ogni anno in base alla variazione registrata dall’Indice generale nazionale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai ed impiegati, comunicato dall’Istat e relativo al mese di luglio di ogni anno. In sostanza se per riscaldare una casa di 100 metri quadrati lo scorso inverno veniva pagata una rata mensile di 152 euro, nella nuova stagione invernale sarà pagati una rata di 171 euro. La società adeguando il costo del servizio alla variazione del tasso di inflazione, ha generato un aumento del 7,71% rispetto all’anno precedente. Il fatto che l’aumento del costo finale per l’utente risulta del 12,5% dipende dal fatto che la misura dell’agevolazione fiscale concessa sul teleriscaldamento è definita per legge e non si adegua alle variazioni dell’inflazione. Perché il costo finale risultasse incrementato del solo 7,7%, sarebbe stato necessario che lo Stato avesse incrementato anche il credito d’imposta, importo che viene detratto dal costo sostenuto dall’utente. "Da un punto di vista industriale – conclude Amiata Energia – l’aumento tariffario è inferiore all’aumento dei costi di produzione che abbiamo sostenuto. All’interno dei costi di fornitura del vettore termico da teleriscaldamento, una cifra significativa è rappresentata dal costo dell’energia elettrica necessaria per il funzionamento dell’impianto di produzione, distribuzione, regolazione e controllo".