Attacchi dei lupi, il Comitato Pastori d'Italia attacca: "Serve intervenire subito"

La questione degli attacchi di lupi e ibridi ha messo in crisi il settore

Pecore in una foto Reuters

Pecore in una foto Reuters

Grosseto, 8 settembre 2017 -  Meglio tardi che mai. Il Comitato Pastori d’Italia, sotto la guida di Mirella Pastorelli, si compiace con la regione Toscana che sta esaminando la questione lupi e ibridi, seppur da Firenze si sono accorti del problema solamente dopo venti anni.

“Ci fa piacere che in Regione si discuta anche di questo problema che i pastori segnalano da decenni – spiega Mirella Pastorelli -, ma speriamo che anche questo non diventi la solita premessa per dare l’avvio a progetti ulteriori che nulla hanno risolto al momento”.

La Regione ha messo in campo uno sforzo importante sia per difesa passiva da attacchi (recinzioni) sia per il rimborso agli allevatori: un impegno pari a 3,2 milioni di euro di cui 800mila per i progetti di difesa passiva degli attacchi fin dal 2014. Per i danni da predazione e per la perdita di produzione nel 2014 la Regione ha ricevuto 281 domande e erogato 530mila euro e nel 2015, 616 domande per 860 mila euro di danni accertati.

“Invece di risolvere il problema eradicando lupi e ibridi dal territorio – incalza Pastorelli -, si è preferito spendere 800mila euro per la difesa passiva. Si sarebbe fatto meglio a controllare il problema alla radice e quei soldi si sarebbero risparmiati”. Ma l’attacco del comitato verte anche sulla lentezza delle decisioni regionali: “Che la questione ibridi era un gravissimo problema è già scritto chiaro e tondo dal 2014 – precisa il comitato -. In tre anni non è stato fatto nulla per gli allevatori. I risarcimenti sono di 15mila pro capite in tre anni. Le aziende chiudono, le pecore muoiono.

L’ora dei progetti è finita. Vogliamo l'approvazione dalla regione del piano-lupo, l'abbattimento degli ibridi per la tutela della razza pura del lupo, lo spostamento del lupo dalle zone vocate alla pastorizia, risarcimenti dei danni subiti”. Il Comitato non permetterà più che si impegnino soldi pubblici per ulteriori progetti che non danno nessun risultato.