Personale Asl, la battaglia prosegue

La Cgil: "Incertezza e carenza le parole chiave". Marrini (Forza Italia): "Riorganizzazione insufficiente"

Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia

Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia

Grosseto, 5 dicembre 2019 - Mancanza di personale all’ospedale Misericordia. Che è il nodo, ormai, sul quale stanno battagliando i sindacati e la Asl. «Abbiamo più volte sollevato il tema della mancanza di personale e più volte abbiamo cercato soluzioni, ben conoscendo i problemi legati alla necessità, cronica, di contenere le spese – inizia la lettera scritta dalla Cgil al direttore della Asl Sud Est Antonio D’Urso - Ad oggi però la situazione continua a degenerare ed il senso di rassegnazione mista a rabbia è ormai diffuso nel personale. C’è qualcosa che non funziona. Siamo al «tutti fanno tutto»; spesso un infermiere cambia «casacca» a seconda del giorno. Un giorno ferrista, un giorno gessista, un giorno triagista. E cambia umore, in maniera indotta, ogni giorno. Una volta sa di poter andare in ferie, il giorno dopo è incerto; il terzo giorno gli vengono negate. Stesso discorso vale per i tecnici sanitari, o per il personale tecnico/amministrativo, ai quali, nei corridoi, tutti i giorni viene raccontata una nuova versione sul proprio futuro. Incertezza. Questa è l’altra parola chiave, oltre a carenza». Secondo la Cgil «non c’è il rispetto come professionisti e individui che non possono essere ’sballottati’ a destra e manca in base all’emergenza del giorno». All’azienda risponde anche la politica.

«Dopo aver letto la risposta dell’Asl, ritorniamo ancora sull’attuale problema della sanità sollecitato da tanti cittadini. È innegabile che le risorse infermieristiche ed Oss del Misericordia sono nettamente insufficienti. Riteniamo che il piano varato fin’ora dal dipartimento infermieristico presenti le caratteristiche di un solenne fiasco». Inizia così il coordinatore provinciale di Forza Italia, Sandro Marrini.

«Il piano – prosegue – è uscito tardi dopo aver tenuto paralizzato il turn over infermieristico per anni, è costato cifre elevate (si dice a sei zeri), ha creato incarichi, ma non ha assunto il personale che lavora in prima linea. Magari si potevano acquisire più infermieri limitando le promozioni da dare a quelli meritevoli sul campo. Sul piano degli Oss la situazione è allo stesso modo estremamente precaria: sono in numero insufficiente per le necessità e spesso vengono anche essi impiegati in ruoli diversi come per i ’trasporti’ e sottratti pertanto all’assistenza e cura delle persone. In particolare nei pronto soccorso, così come nelle sale operatorie e nelle corsie dove i contingenti necessari di infermieri ed Oss vanno garantiti, non si può, ricorrere alla pratica costante del richiamo in servizio sottraendo sistermaticamente agli operatori il giorno di riposo previsto dal contratto, ledendo così i diritti sacrosanti dei lavoratori. Inoltre vengono sacrificati o comunque lesionati in modo pesante progetti innovativi e di alta professionalità infermieristica come il ’see and treat’ che a Grosseto rappresenta una punta di eccellenza che, proprio per la cronica mancanza di personale, viene purtroppo penalizzato». Poi chiude: «Noi come Forza Italia ribadiamo la necessità non più eludibile di procedere celermente e senza rimpalli di responsabilità a rapide soluzioni, anche tampone, come l’assunzione di personale interinale o altre forme di incentivazione, in attesa di quelle definitive per potenziare il personale del Misericordia».