Carabiniere massacrato e ucciso al posto di blocco, otto anni fa la tragedia

Il caso di Sorano, in provincia di Grosseto: l'aggressore, un giovanissimo, è stato condannato a vent'anni in Cassazione

Il carabiniere Antonio Santarelli, morto nel 2012

Il carabiniere Antonio Santarelli, morto nel 2012

Sorano (Grosseto), 24 aprile 2019 - Era una pasquetta piovosa come quella di quest'anno. Una Pasquetta che fu macchiata da una tragedia che fu uno spartiacque per la vita di diverse persone. Il 25 aprile 2011 l'appuntato Antonio Santarelli, durante un posto di blocco nei pressi di un rave party in Maremma, fu aggredito e colpito con un palo di quelli che si usano nelle vigne da un ragazzo di poco più di diciotto anni, Matteo Gorelli. Che fu fermato al posto di blocco, dopo la serata al rave party, insieme ad altri tre amici minorenni. Gorelli è stato condannato con sentenza in Cassazione a vent'anni di reclusione.

Gli amici minorenni furono assolti. In quell'assalto folle rimase gravemente ferito un altro carabiniere, Domenico Marino, che perse l'uso di un occhio. Sembrava un controllo come tanti fuori da quel rave party ma finì in tragedia. Gorelli, con furia cieca, mentre i carabinieri controllavano i documenti, si scagliò contro i militari brandendo il palo. La tragedia avvenne nel comune di Sorano.

E proprio l'amministrazione ha ricordato Santarelli, che morì un anno dopo per le ferite riportate. Nel ricordare la vicenda «il sindaco, il vice sindaco e l'amministrazione comunale di Sorano rivolgono un commosso pensiero alla memoria dell'appuntato Santarelli, medaglia d'oro al valor civile, e rinnovano le più sentite condoglianze alla moglie e al figlio, così come sono vicini al carabiniere Marino e a tutta l'Arma dei carabinieri che anche in questo caso ha pagato un prezzo altissimo al senso del dovere e all'impegno per tutelare i cittadini». Gorelli si trova nel carcere di Bollate. Di giorno può uscire e studiare e si è laureato (Qui un link per l'approfondimento).