"Anche noi a rischio Covid Il Governo deve aiutarci"

Sit-in in piazza della Vasca dei lavoratori agricoli e delle loro sigle sindacali. I braccianti chiedono ristori al pari delle categorie danneggiate dalle restrizioni

Il Sit-In di ieri

Il Sit-In di ieri

Chiedono principalmente ’ristori’ o indennizzi per per il periodo di pandemia anche da loro subìto, ma anche il rinnovo del Contratto integrativo provinciale. I braccianti agricoli sono scesi in piazza anche a Grosseto, ieri mattina. In piazza (Rosselli) della Vasca erano una trentina a fare numero con tutti i loro colleghi delle diverse piazze d’Italia. Già, perché ieri anche nelle altre province della Toscana i lavoratori dell’agricoltura hanno manifestato davanti alle sedi delle prefeture per chiedere ciò che hanno chiesto al prefetto di Grosseto Fabio Marsilio. In piazza e poi in prefettura c’era le tre sigle sindacali rappresentative del mondo dell’agricoltura: Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Una manifestazione unitaria la loro.

"I lavoratori agricoli – spiega Antonella Biondi, segretaria generale della Fai Cisl di Grosseto – hanno lavorato anche in piena pandemia, per garantire gli approvvigionamenti necessari agli esercizi di prima necessità. Il governo Draghi li ha esclusi dal diritto di ricevere aiuti adeguati e sta valutando una riforma dei voucher che è l’ennesima beffa ai danni del settore. Ringraziamo il prefetto Marsilio per la grande disponibilità e attenzione che ci ha dimostrato, rendendosi disponibile a farsi portavoce con il governo delle nostre richieste. Al prefetto abbiamo consegnato il nostro documento unitario e abbiamo avuto modo di esporre in maniera dettagliata tutte le nostre richieste e per questo gli siamo davvero grati". Per le tre sigle sindacali se la tracciabilità dei voucher dovesse essere eliminata si rischierebbe di rafforzare il lavoro nero e il fenomeno del caporalato, impoverendo ancora di più gli operatori del settore.

"Inoltre – aggiunge Biondi – i lavoratori agricoli stanno aspettando il rinnovo del contratto integrativo. Abbiamo riavviato le trattative e giovedì è in programma un incontro con le associazioni datoriali per arrivare quanto prima a un risultato. "Abbiamo lavorato tutto l’anno perché ci hanno considerato lavoratori essenziali per la filiera del cibo – dice Pierpaolo Micci, segretario generale della Fillea-Cgil di Grosseto – Adesso il Governo ci ha dimenticati. Vogliono darci il ’contentino’ dei voucher non tracciabili che respingiamo con forza perché alimenterebbe solo il caporolato. Vogliamo essere considerati per la nostra essenzialità e anche per questa ragione, oltre a essere inseriti nel circuito dei ristori se non altro come riconoscimento per l’impegno al fronte Covid19, vogliamo anche il rinnovo del contratto integrativo provinciale".

"L’obiettivo dell’agitazione di oggi – dicono ancora dalla Cgil – è rivendicare le ragioni di migliaia di famiglie di lavoratori del settore agricolo, ridotte in povertà dalla drastica diminuzione delle giornate di lavoro e dalla necessità di avere un adeguato sostegno, chiediamo al Governo diritti e dignità". "Manifestiamo oggi (ieri, ndr) in piazza per dare dignità al mondo dei lavoratori agricoli che purtroppo è stato fortemente penalizzato dagli ultimi decreti del Governo – ha detto Federico Capponi, segretario della Uila-Uil Grosseto – Il Governo ha previsto aiuti per turismo e commercio e non per l’agricoltura. I braccianti hanno la stessa dignità degli altri lavoratori".