Grosseto, il Comune vede Amazon. In ballo 100 posti di lavoro

Incontro con l’assessore allo Sviluppo economico Bruno Ceccherini. Al centro del summit aspetti tecnici dell’insediamento nell’area di via Genova

L’assessore comunale Bruno Ceccherini

L’assessore comunale Bruno Ceccherini

Grosseto, 15 maggio 2022 - Amazon conferma l’interesse per l’insediamento in via Genova dove peraltro è già stata avviata la costruzione di un grande capannone. Ieri c’è stato un incontro tra i delegati del colosso statunitense del commercio online e l’assessore allo sviluppo del Comune di Grosseto, Bruno Ceccherini. Il summit ha avuto ad oggetto la disamina di alcuni aspetti tecnici relativi alle necessità logistiche dell’azienda americana. In via Genova, infatti, Amazon dovrebbe aprire un Centro del tipo ’last mile’, ovvero ’ultimo miglio’. Si tratta di una forma organizzativa pensata per velocizzare al massimo le consegne. In pratica nel centro grossetano dovrebbero arrivare nottetempo Tir carichi di pacchi con destinatario già individuato e dunque pronti alla consegna che dovrebbe avvenire a partire dalle prime luci dell’alba di ciascun giorno. Si prevedono circa un centinaio di assunzioni, oltre a un indotto che potrebbe svilupparsi già dalle prime settimane immediatamente successive all’inizio delle attività.

"Non possiamo dire molto – racconta a La Nazione l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Grosseto, Bruno Ceccherini – Anzitutto perché l’azienda ha una policy di riservatezza molto stringente e poi perché siamo ancora in una fase primordiale dell’operazione. Ci sono alcuni aspetti tecnico-urbanistici che ci è stato chiesto di esaminare e ci siamo presi l’impegno di farlo al più presto. Mi è sembrato di capire che ancora non vi sia una data individuata per l’inizio delle attività, anche perché forse questa dipenderà dalle risposte che potremo dare ai quesiti che ci siamo posti. Come Comune abbiamo ribadito la massima disponibilità a collaborare in un’ottica di valorizzazione delle risorse e dell’occupazione locali. E da questo punto di vista sono emersi concreti segni di disponibilità. Ad esempio non è escluso che un domani possano entrare nella piattaforma Amazon anche prodotti del nostro territorio come vino e olio, o beni di di diversa natura e che questo possa avvenire a condizioni che potrebbero essere discusse. Tutto, comunque, è ancora prematura. Si tratta di ipotesi, di immaginazioni, anche se hanno una ipotetica base di realtà".

Nessun dettaglio tecnico o operativo, dunque. Solo la conferma che l’incontro c’è stato e che c’è una reciproca disponibilità ad ascoltarsi e a risolvere eventuali problemi. Amazon Italia, contattata direttamente, non parla. "Non rientra nella nostra policy rispondere a rumors relativi all’apertura di nuove sedi prima che queste avvengano" hanno detto dall’ufficio stampa.