"La Provincia si riprenderebbe 200 ettari della Diaccia Botrona, il tutto per riparare alle varie promesse elettorali con le quali avevano incantato Gori e i 5Stelle, con il ‘blocco della vendita’, oltretutto prendendo in giro anche gli ignari cittadini". Inizia così Guendalina Amati, consigliere provinciale capogruppo minoranza di FdI. "La maggioranza ha portato in votazione una delibera in Consiglio provinciale, che al massimo poteva essere trattata come presa d’atto, e nulla più – aggiunge –. Infatti, vorrei ricordare al presidente Limatola, che il precedente presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, nel bando che aveva emesso, aveva previsto un preciso comma, con il quale il futuro acquirente in caso di aggiudicazione, veniva vincolato. Pertanto, Limatola non ha né bloccato la vendita, ma né tantomeno si è ripreso i 200 ettari, perché tutto questo era già stato previsto nel vincolo del Bando che fece a suo tempo Vivarelli Colonna". "Adesso, su quei terreni: i famosi 200 ettari della Diaccia Botrona sottoposti a vincolo ci sarebbe stato un vincolo di destinazione d’uso di 90 anni. Tale vincolo – chiude Guendalina Amati – venne apposto per destinare tali terreni al perseguimento del fine pubblico rappresentato dalla gestione dell’area da parte di soggetti pubblici. Quindi, basta con le bugie, e basta con la mistificazione e falsificazione della realtà".