Altra piazza di spaccio smantellata nei boschi

Blitz dei carabinieri alla "Collacchia": scoperte tende, alimenti e abiti dei pusher

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Un’altra piazza di spaccio smantellata, un altro pezzo di Maremma riconsegnato dai carabinieri alla cittadinanza, che aveva denunciato più volte quello scempio ambientale, che proseguiva da molti mesi. Questa volta il lavoro certosino dei militari si è rivolto a Gavorrano, nelle vicinanze della strada provinciale della "Collacchia". È stato quello il punto dove i carabinieri della Compagnia di Follonica, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione allo spaccio di stupefacenti, hanno ripetuto i consueti controlli all’interno della fitta area boschiva. Un’azione congiunta, effettuata insieme ai militari della stazione di Gavorrano, a quelli forestali di Massa Marittima e alla polizia locale del comune di Gavorrano, ha consentito di individuare il sito utilizzato per lo stazionamento degli spacciatori. Anche in questo caso sono state rinvenute tende, derrate alimentari ed abiti, ma non solo. Nel corso delle attività sono state ritrovate abbandonate sul posto ben 16 batterie d’auto, utilizzate da coloro che occupavano il sito per il funzionamento di utensili vari. Oggetti, purtroppo, noti per l’alto potere inquinante, che verranno ora rimossi insieme a tutto il resto dagli operai del Comune, cui sarà affidata la bonifica dell’intera superficie. Servivano infatti anche per fare luce visto che l’attività di spaccio veniva effettuata soprattutto durante la notte.

Anche a Roccastrada l’azione dei Carabinieri non si placa e dopo lo smantellamento di un’area di bivacco, nelle vicinanze della strada provinciale 157, gli uomini della stazione locale hanno messo a punto una serie di controlli alla circolazione stradale che hanno portato, nella sola giornata di ieri, al rinvenimento di 3 dosi di cocaina e la segnalazione al Prefetto di Grosseto di due uomini. Dall’Arma, che in pochi giorni ha smantellato anche altre attività del genere, fanno sapere che interventi di questo genere saranno ripetuti con frequenza assidua non solo per contrastare in maniera concreta lo spaccio di droga, ma anche per mantenere integra la tutela del territorio che deve essere considerato non un luogo di illegalità, ma un bene appartenente alle comunità locali".