Tutti la conosciamo per la foto che la ritrae, in piena emergenza Covid, con il volto livido e solcato dai segni della mascherina. È la giovane infermiera di Milano, diventata il simbolo dei sacrifici dei sanitari impegnati durante la pandemia. Si chiama Alessia Bonari ma non è milanese, è di Grosseto, dove nasce il 12 luglio 1997 da Alessandra Perosi e Andrea Bonari, nomi stimati in città per le attività imprenditoriali nei settori del commercio, turismo e artigianato.
Seconda di quattro figli, Alessia frequenta il liceo artistico a Grosseto, si laurea in Scienze infermieristiche a Siena e si trasferisce in Lombardia per lavoro.
In questi mesi è stata protagonista di servizi e trasmissioni tivù, ma soprattutto a settembre l’abbiamo ammirata, elegantissima, sul Red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia, dove è stata premiata come "Personaggio dell’anno". Oggi la sua foto simbolo sembra lontanissima eppure così vicina, perché nonostante l’arrivo del vaccino non possiamo rilassarci. Per questo è importante ricordare le parole che la nostra concittadina a marzo scorso scrisse sotto quella foto su Instagram: “"Sono stanca... e come me lo sono tutti i miei colleghi... ma questo non ci impedirà di svolgere il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto". Questi sono gli esempi di cui abbiamo bisogno, il volto migliore della nostra società.
Rossano Marzocchi