"A tempo di danza" nel museo archeologico

Il "Falchi" ospita opere d’arte provenienti da Napoli. Elena Nappi: "Un evento di straordinaria importanza, senza precedenti"

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"A tempo di danza. In armonia, grazia e bellezza" è il titolo della mostra evento allestita nel Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia dove resterà visitabile fino al prossimo autunno. Il sottotitolo spiega ancora meglio quanto di eccezionale sia approdato anche quest’anno nella frazione castiglionese: "Dalle meraviglie del Museo archeologico nazionale di Napoli alle opere di Antonio Canova, figlie del cuore".

"Un evento espositivo a tema archeologico-artistico, di respiro internazionale, senza precedenti – dice la sindaca Elena Nappi – che intende offrire alla vista e al godimento del vasto pubblico di studiosi e appassionati una selezione di capolavori di fama mondiale concessi in prestito dal principale Museo archeologico d’Italia, il Mann di Napoli, e dalla celeberrima Accademia delle belle arti di Carrara, grazie alla loro collaborazione venerdì si apriranno le porte anche al maestro Antonio Canova, di cui i maggiori istituti di cultura italiani ed esteri si apprestano a celebrare il bicentenario dalla morte".

"Il tema dell’esposizione 2022 – dichiara Simona Rafanelli, direttore scientifico del Museo Falchi – è rappresentato dalla danza e in particolare dalla declinazione al femminile di questa straordinaria arte performativa, trait d’union di una narrazione capace di attraversare, grazie al rapporto privilegiato fra le movenze del corpo femminile e i concetti di armonia, grazia e bellezza. Uno spazio temporale infinito, magnificamente iconizzato all’interno del percorso espositvo dalle più alte espressioni dell’arte plastica romana in bronzo e in marmo, testimoniate dalle domus vesuviane o confluite nella collezione Farnese, fino ai capolavori cui il genio di Antonio Canova, debitore al mondo antico dell’eterno rapimento nell’estasi della bellezza tradotta magistralmente nei fluidi movimenti del corpo delle sue eteree ballerine, che ha saputo dar forma nel sommo delicato equilibrio fra nuova classicità e romanticismo".

"Opere d’arte uniche al mondo – aggiunge la prima cittadina di Castiglione della Pescaia – uscite per la prima volta in Italia dal Museo archeologico nazionale di Napoli, varcheranno la soglia del MuVet e assurgeranno al ruolo di ospiti d’onore della Mostra-Evento 2022, fiore consueto all’occhiello dell’estate culturale castiglionese. E potranno essere ammirate all’interno di un contesto allestitivo scenografico di eccezione, ricreato appositamente nelle sale espositive del museo allo scopo di esaltarne per intero l’ineffabile bellezza".