Grosseto, 01 febbraio 2014 - Un'altra tragedia si è abbattuta attorno alla Costa Concordia.  Un sommozzatore spagnolo di 40 anni, Israel Franco Moreno, originario de La Coruna e' morto oggi mentre stava lavorando sotto il relitto.  Secondo informazioni, il sommozzatore probabilmente si è tagliato ad una gamba rimasta incastrata in una lamiera e poi sarebbe morto per dissanguamento e conseguente scompenso cardiaco.

L'incidente è avvenuto questo pomeriggio nell'area del cantiere. Il sub era impegnato in un'immersione dedicata a operazioni preliminari all'installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento. Il subacqueo e' stato immediatamente soccorso dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente dal personale del 118, ma la situazione e' apparsa subito grave. Un elicottero del 118 ha recuperato la salma, poi trasferita in un ospedale.

Il primo a soccorrere Israel Franco Moreno è stato il compagno di immersione, che è riuscito a portarlo in superficie. Quando lo spagnolo e' stato tirato fuori dall'acqua, ed e' stato soccorso dai sanitari sulla piattaforma che ospita il personale, era ancora cosciente. Nel cantiere della Concordia, viene spiegato, ogni sub quando lavora in immersione ha come 'angelo custode' un collega che rimane in osservazione e interviene se ci sono problemi. Cosi' e' successo anche per il sommozzatore spagnolo, ma l'intervento tempestivo garantito da questa pratica non e' bastato a causa delle gravi ferite riportate nell'incidente sott'acqua.

Il Consorzio Titan Micoperi, impegnato nel cantiere per la rimozione della Costa Concordia all'Isola del Giglio, "esprimere la propria vicinanza ai familiari del loro collega scomparso''.

IL SINDACO DEL GIGLIO -  ''Siamo estremamente dispiaciuti e addolorati nell'aver appreso questa notizia che rende ancora piu' dolorosa una vicenda in cui tutti siamo impegnati, per le nostre rispettive competenze, a vedere risolta quanto prima. Questa tragedia ha strappato ancora una volta una vita umana. Alla famiglia della povera vittima il cordoglio di tutta la comunita' gigliese''. Queste le parole del sindaco dell'isola del Giglio Sergio Ortelli.

I PRECEDENTI INFORTUNI SUL RELITTO - Ci sono gia' stati incidenti sul lavoro al personale che lavora al cantiere della Costa Concordia ma il decesso di oggi pomeriggio è il primo infortunio mortale che avviene al Giglio durante operazioni tecniche al relitto. Il 26 aprile 2013 un altro sub impegnato nei lavori alla Costa Concordia era morto, ma avvenne per cause naturali e non per un incidente di lavoro: la vittima era un filippino di 54 anni trovato morto nella doccia della sua camera a bordo della nave albergo Pioneer che ospita il personale; risulto' che la sua ultima immersione risaliva a oltre 36 ore prima della morte e anche per questa distanza di tempo non fu collegata alle attivita' subacquee. Nel cantiere della Concordia ci sono stati, invece, feriti per infortuni sul lavoro. Il 23 aprile 2013 un medico di 42 anni, in assistenza ai sub del cantiere, cadendo all'indietro da una scaletta di un rimorchiatore riporto' un trauma cranico e si fratturo' la clavicola. Il 24 maggio 2013 un operaio inglese di 30 anni rimase ferito mentre erano in corso operazioni di trivellazione, rimanendo lievemente schiacciato su una piattaforma. Entrambi vennero trasferiti al pronto soccorso di un ospedale.