Isola del Giglio (Grosseto), 30 aprile 2012 - "Si prega di evitare le escursioni intorno alla nave Costa Concordia". Il richiamo al rispetto delle vittime viene dagli stessi abitanti del Giglio, indignati per l'atteggiamento di molti turisti, "caciarone - scrive Panorama.it - e al limite della moralità".

Foto col relitto. Sono tanti quelli che non rinunciano allo scatto con la nave sullo sfondo. C'è chi con la barca si avvicina per la curiosità macabra di adocchiare qualche resto di bordo sul fondale. Chi addirittura chiede ai figli di mettersi in posa (foto), in modo che la macchina fotografica lo riprenda lo scafo per intero. Ignorando il fatto che quel mostro di acciaio deve ancora restituire due morti. Che ci sono familiari che ancora non hanno un corpo su cui piangere.

E così ecco l'invito dei commercianti e ristoratori dell'Isola. Scritto a caratteri cubitali su insegne di fortuna. "Avvertenza ai cortesi turisti. Al Giglio ammirate le bellezze dell’isola,  transitate ad almeno 150 metri dal relitto e mantenete un atteggiamento di rispetto". "La spettacolarizzazione a tutti i costi della tragedia - ammonisce il sindaco Ortelli su Panorama -  non appartiene alla cultura isolana e non è un’immagine che ci rappresenta e dalla quale ci sentiamo in diritto di prendere le distanze".
 

Il rischio è che il tempo allontani dalle coscienze il ricordo del dramma, e la Concordia diventi solo lo spunto per un souvenir. Lo sa bene Ortelli che assicura: "Non ci stancheremo mai di dire che le vittime meritano rispetto. Sotto questo punto di vista non arretrerà di un centimetro".