Grosseto, 13 gennaio 2012 - Quattro cani morti asfissiati in un'auto, mentre i cacciatori erano intenti in una battuta al chinghiale. E una segnalazione anonima che adesso fa scattare le indagini dei carabinieri. Orrore a Castiglione della Pescaia, nella zona delle Rocchette, dove lo scorso 29 dicembre, nell'auto di un cacciatore, sarebbero morti quattro esemplari, secondo le indagini effettuate dall'Arma, anche se il portale "Geapress" riferisce che i cani, tutti addestrati per la caccia al cinghiale, dovrebbero essere otto. 

I fatti: il gruppo di cacciatori al cinghiale svolge la sua battuta. Una buona battuta ma che è terminata in tragedia. Quattro degli esemplari custoditi dal "canaio", il cacciatore della squadra che si occupa dei cani, sarebbero morti asfissiati nelle loro gabbie, dentro l'auto lasciata al sole. Auto diventata,secondo il racconto di Geapress, la macchina degli orrori. 

Ci sarebbe stata una segnalazione anonima ai carabinieri su quanto avvenuto, anche se al momento non si sa che fine abbiano fatto le carcasse dei cani. I carabinieri hanno convocato il cacciatore che aveva i cani in custodia. Secondo una prima ricostruzione, i cani sarebbero stati dimenticati in auto.  

Raimondo Silvieri, Presidente della Lac (Lega per l’Abolizione della Caccia) Toscana, contattato da Geapress, ha confermato come già da qualche giorno la storia sia sfuggita agli stessi ambienti dei cacciatori. Anzi, proprio alla Lac è pervenuta una lettera anonima sicuramente scritta per particolarità del racconto oltre che per le descrizioni tipiche di una battuta al cinghiale, da uno dei cacciatori presenti il 29 dicembre.

Stante quanto riportato in questa lettera, i cani venivano definiti, dallo stesso canaio della squadra, come “pregiatissimi“, forse segugi di media taglia.

“Al di là della versione data ai carabinieri – ha dichiarato Silvieri – rimane il fatto che quei cani erano stipati in un piccolo gabbiotto, fatto questo che già palesa il maltrattamento oltre che la violazione dello stesso regolamento della Legge Regionale 59/09. Questo a prescindere – ha aggiunto Silvieri – se i cani siano morti per asfissia provocata o no, o se sono stati dimenticati in auto o più probabilmente parcheggiati per essere utilizzati dal ricambio. Intanto, come Lac, abbiamo depositato un esposto presso la Procura e in caso di procedimento ci costituiremo parte civile.”