Grosseto, 19 novembre 2011 - Annullato, da parte del Tar toscano, il procedimento amministrativo con cui
e' stato dato il via libera alla realizzazione dell'inceneritore di Scarlino. E adesso Scarlino Energia, la societa' che gestisce le attivita' della struttura, ''ha deciso di interrompere dall' immediato tutti i conferimenti all' impianto e di sospendere tutte le attività industriali a partire da lunedì prossimo''. Con ricadute per l'occupazione.

E' quanto spiega una nota, nella quale l'azienda annuncia anche di aver ''deciso il ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva di esecutivita' della sentenza del Tar''. Nella mattinata, si spiega, i vertici aziendali di Scarlino Energia hanno incontrato le Rsu informandole delle conseguenze delle sentenze del Tar e della conseguente sospensione di tutte le attivita' industriali anticipando che nei prossimi giorni sara' avviata la procedura di Cassa integrazione per un periodo non inferiore a 90 giorni, necessario a ottenente il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva.

''La decisione del Tar, che accoglie le richieste di alcuni comitati locali, di associazioni ambientaliste e del Comune di Follonica per impedire il funzionamento dell'impianto di recupero energetico di Scarlino - ha commentato il presidente di Cispel Confservizi Toscana, Alfredo De Girolamo e' di una gravita' inaudita e getta un' ombra sulle reali possibilita' in Toscana di fare e attrarre investimenti, di fare impresa nel rispetto delle regole. Si apre ora uno scenario inquietante, l'impianto verra' bloccato con effetti gravi sulla gestione dei rifiuti e conseguenze occupazionali''.