Grosseto, 10 agosto 2011 - E' morto per annegamento il bimbo di 16 mesi caduto dal pedalò: lo ha stabilito l'autopsia conclusa stasera all'obitorio di Orbetello: la salma non presenta nessun trauma, ma i polmoni pieni d'acqua.

 

Secondo inquirenti e periti, anche se la mamma l'ha tirato subito via dal mare, la breve immersione è stata sufficiente a causare il decesso del bambino per arresto cardiorespiratorio.La morte del piccolo, però, non sarebbe arrivata subito, tanto che la madre ha creduto che l'emergenza si fosse risolta con qualche colpo di vomito e di tosse, sufficienti, apparentemente, a far espellere l'acqua salata e a far riprendere il piccolo.

 

Valutazione, che e' risultata ingannevole, tanto che la donna è tornata a riva col pedalò, ha pagato il noleggio, ha messo il bimbo a dormire sotto l'ombrellone e si è disposta al sole, come hanno ricostruito i carabinieri. Nel frattempo, però, il piccolo ha cominciato a perdere i sensi, a entrare in coma e a non respirare più.  La mamma se ne è accorta ed è intervenuta: ma non ha chiesto aiuto sulla spiaggia e ha preso la decisione, disperata, di correre da sola, in auto col figlio, all'ospedale di Orbetello. Ma quando è arrivata il cuore del piccolo aveva smesso di battere.

 

Per questo la donna, 45 anni, è indagata per omicidio colposo dalla procura della Repubblica di Grosseto. Un atto dovuto, hanno tenuto a specificare gli inquirenti, per consentire di completare gli accertamenti necessari, tra cui l'autopsia che stasera ha aggiunto nuove conferme al racconto fatto ieri dalla mamma mentre era in stato di choc. Gli accertamenti proseguiranno per ricostruire, tra l'altro, come abbia fatto il bambino a cadere in acqua e perché, quando la mamma si è accorta che il piccolo stava male, ha deciso di correre da sola al pronto soccorso di Orbetello, senza chiedere l'aiuto di nessuno in spiaggia.