Chirurgia urologica al "top" con la laparoscopia 3D

Al Misericordia attivo già da alcuni giorni un innovativo macchinario per la chirurgia mininvasiva

Valerio Pizzuti, direttore dell'Urologia dell'ospedale di Grosseto

Valerio Pizzuti, direttore dell'Urologia dell'ospedale di Grosseto

Grosseto, 30 giugno 2016 - All'ospedale di Grosseto superati i limiti della tradizionale laparoscopia grazie all’arrivo di un nuovo, sofisticatissimo macchinario: la colonna laparoscopica 3D impiegata nella sala operatoria del nosocomio cittadino. Si tratta di uno strumento all’avanguardia in dotazione all’Urologia dell’ospedale Misericordia di Grosseto per gli interventi di chirurgia mininvasiva, impiegato principalmente nelle patologie dell’apparato urinario e in particolare rene, vescica, prostata e prolassi urogenitali femminili. Una macchina che supera i comuni limiti della laparoscopia – in particolare la visione a due dimensioni – consentendo al chirurgo di intervenire con maggiore precisione, grazie alla visuale tridimensionale, e con più rapidità. «ANCHE per l’apparato urinario, come in altri campi della chirurgia, la spinta della ricerca scientifica è verso interventi sempre meno invasivi e più conservativi degli organi trattati – spiega il dottor Valerio Pizzuti, dal 2009 direttore dell’Urologia dell’ospedale Misericordia – in modo da consentire al paziente di tornare ad una vita il più possibile normale. Gli interventi sul rene, la prostata e la vescica, prima della chirurgia minivasiva avevano conseguenze invalidanti con forti limitazioni anche della vita sociale. Oggi, quando ci sono le condizioni per operare con questa tecnica, in particolare con strumenti ad alta precisione, possiamo intervenire asportando solo la parte malata dell’organo. Questo è molto importante nella cura dei tumori, dato che la combinazione di nuove tecniche chirurgia e terapie oncologiche sempre più mirate ed efficaci, che anche l’Oncologia di Grosseto mette a disposizione, riduce notevolmente il rischio di ricadute». A Grosseto, nel 2006, il dottor Pizzuti e la sua equipe hanno effettuato il primo intervento in Toscana di asportazione della prostata con il robot; nel 2012 è stato fatto il primo intervento di asportazione del tumore del rene, conservando l’organo e, nello stesso anno è stata effettuato un intervento di ricostruzione della vescica, con tecnica robotica.