Wahiba: "Firenze ci ha accolti con grande amore Ma ho paura. I ladri la pagheranno qui o altrove"

"Spero solo che siano dei Robin Hood e aiutino gente bisognosa. Sennò, Dio li riempia di sofferenze"

di Francesca Bandinelli

Wahiba Ribery, la moglie di Franck, ha riflettuto a lungo prima di affidare ai social il suo lungo sfogo. Lo ha fatto in italiano, "da donna, sposa e madre" come ha precisato, raccontando ogni più piccola emozione. Ha sottolineato "l’intimità violata" di chi ha rovistato nel cassetto della biancheria intima e di chi ha messo sotto sopra la sua vita. "Spero solo che dietro a questo atto si nascondano dei "Robin Hood" che metteranno gli oggetti rubati a disposizione di persone che ne hanno bisogno. Se così non fosse, che Dio riempia la vostra vita di sofferenze, come voi avete fatto a noi".

Si è rivolta anche alla città di Firenze Wahiba, mentre suo marito nel post social aveva fatto riferimento genericamente all’Italia: "Sapete quanto io ami Firenze, una città che ci ha accolti calorosamente: amo tutte le persone incontrare fin dal nostro arrivo, ma sono ferita". L’affetto per questa città era emerso anche a ridosso del lockdown: lei aveva già raggiunto coi ragazzi la Baviera, eppure il suo pensiero era stato subito per la città, per la sua gente. Non era passato inosservato nemmeno la donazione di Ribery a favore della racconta promossa dal patron Commisso a sostegno degli ospedali fiorentini: a distanza di pochi mesi nessuno avrebbe immaginato l’aggiunta di un simile capitolo a questa storia d’affetto reciproco.

E’ stata lei a raccontare che "non abbiamo mai subìto una violazione e capisco anche che non saremo né i primi né gli ultimi, ma ho il diritto di essere triste ed avere paura". Sono stati questi i sentimenti che la donna ha messo davanti agli occhi di tutti, senza vergogna, con la schiettezza che da sempre la contraddistingue. "Cosa sarebbe successo se fossimo stati in casa? L’essere umano può essere davvero cattivo, possiamo rivolgerci solo al cielo". Poi si è rivolta direttamente ai ladri: "A voi che avete rubato le scarpe di mia figlia e alcuni dei miei gioielli, avete un cuore cattivo e pagherete, o qui o altrove". Sì, perché alla giustizia divina, fa capire, è difficile sfuggire.

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