Vittorie e grandi campioni La cabala spinge Abbadia

"Sarebbe un grande onore riavere qui i viola dopo 24 anni: ci puntiamo". Così l’assessore allo sport del comune dell’Amiata. I precedenti? Un successo

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E’ il luglio del 1997: Grabiel Batistuta e compagni si allenano in ritiro ad Abbadia San Salvatore sul Monte Amiata

di Massimo Cherubini

"Il ritorno della Fiorentina nel nostro paese? Sarebbe un grande onore, lo speriamo e ci puntiamo". Così Niccolò Volpini, assessore allo sport del comune di Abbadia San Salvatore, sulla ventilata ipotesi che i viola possano sostenere una parte della preparazione estiva proprio sull’Amiata. Che, secondo i precedenti, porta bene, assai bene, alla Fiorentina.

Nel centro amiatino la Fiorentina vi ha sostenuto quattro ritiri precampionato. Il primo risale al 1955, il secondo l’anno successivo. Ovvero nella stagione dello scudetto. Poi il ritorno al fresco di Abbadia San Salvatore nel 1997 con Malesani. Annata che portò alla conquista di un posto in Champions League. La stagione successiva, con Giovanni Trapattoni in panchina, andò altrettanto bene. La viola stava disputando in posizioni di vertice il campionato. Il grave infortunio occorso a Batistuta ne rallentò l’andamento. E fu proprio lui ad animare quel ritiro. Infatti si aggregò ai compagni a ritiro iniziato dopo tante incertezze sul suo arrivo.

E fu festa, fu grande festa. "Per poter ospitare la Fiorentina – aggiunge l’assessore allo sport – ci affidiamo anche alla cabala. I ritiri precampionato sull’Amiata, ad Abbadia San Salvatore, hanno sempre portato bene. Dopo ventiquattro anni contiamo veramente di poter ospitare di nuovo i viola. Sono cambiate le condizioni, la dirigenza pensa a far lavorare la squadra al Viola Park. Se la società decidesse di portare la squadra, lo staff, a lavorare in una località fresca, noi ci siamo".

Il popolo viola è numeroso anche sull’Amiata, ad Abbadia San Salvatore. Basti ricordare che nelle amichevoli, nelle prime uscite, nell’anno del Trap allo stadio ci furono oltre quattromila spettatori. Oggi la strutture si presenta al meglio delle condizioni. Il fondo del campo è stato rifatto di recente, gli spogliatoi adeguati. Le strutture alberghiere ci sono, alcune anche a pochi passi proprio dallo stadio e dalle altre strutture sportive. Ci spera l’assessore allo sport, ci spera tutta la giunta sapendo quanto importante è il richiamo turistico di un "ritorno" sulla montagna amiatina.

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