Un quattro a scuola? "Tranquilla mamma, io farò come Biraghi"

La rubrica "Rock & Gol"

Cristiano Biraghi

Cristiano Biraghi

Il sindaco Nardella è venuto incontro al soprintendente Pessina, lo strenuo difensore delle scale elicoidali del Franchi, e ha deciso di far smontare (pare allo stesso Pessina) la ruota panoramica, che in effetti nascondeva alcune bellezze della città, come il Ponte all’Indiano e, cambiando leggermente prospettiva, lo skyline dell’Osmannoro. Anche l’associazione spacciatori della zona ne chiedeva la rimozione. Nel frattempo Nardella ha incaricato alcuni architetti di trovare una soluzione, quella che potrebbe arrivare una volta progettata una ruota panoramica elicoidale. Non è facile, ma chissà.

Intanto entra nel vivo il mercato, quello già aperto a Montecitorio dalla caccia agli svincolati del mega gruppo misto in cerca di sistemazione. Inevitabilmente, però, non mancano le notizie quotidiane sul destino di Vlahovic, che rifiuta il trasferimento a Londra, città priva di vita mondana dove il calcio non è poi così eccitante come potrebbe esserlo a Nichelino est. Ma è sempre la Juventus a prendersi le prime pagine dei quotidiani con offerte che hanno dell’incredibile. L’ultima parla di 35 milioni più Kulusevski, un cerchione di una Fiat Marea e il solito mezzo Marrone, giocatore che, se Italo Calvino fosse tra noi, sarebbe protagonista di un racconto cult intitolato il Marrone dimezzato. Gira anche l’idea che la società bianconera stia studiando la possibilità di non riscattare Chiesa, farlo tornare a Firenze per poi riprenderlo a parametro zero. Mah. Comunque la vera notizia della settimana è l’ascesa del biraghismo, movimento culturale decisamente imprevisto, almeno fino a qualche mese fa.

In effetti il terzino mancino della Fiorentina non era tra i più amati, ma una campagna mediatica della società unita al lavoro di Italiano e alla fascia di capitano onorata da due punizioni magnifiche nell’ultima sfida contro una versione disagiata del Genoa, hanno trasformato Biraghi da sopportato a eroe simbolo dell’era Commisso. Questa storia è un esempio di riscatto esistenziale niente male. Un consiglio agli studenti: se vi arriva tra capo e collo un quattro in pagella e vostra madre fa partire un monologo sul vostro scarso impegno a scuola che nemmeno Italiano dopo lo 0-4 di Torino, voi ascoltate e poi rispondete sicuri: mamma, guarda Biraghi, ti ricordi quando babbo urlava davanti alla tv le peggio cose? Beh, io farò come lui. Vi sorprenderò. Chiudete la risposta con un modestissimo: uno come me o lo ami o lo odi, che neanche Bruce Willis. E il gioco è fatto.

Se poi la prof di filosofia vi chiede chi fosse Kierkegaard voi rispondete sicuri: non lo so, conosco Norgaard. E comunque se non lo so è un problema mio. A proposito: lei conosce Maxi Olivera? Beh, se arriva un altro 4 non vi resta che tornare dalla mamma con l’esempio del caso Biraghi. Alla fine o vostra madre o la vostra scuola vi svincoleranno a parametro zero. E non lamentatevi, però. Hanno ragione loro.

 

 

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