Stop ai campionati provinciali. Le piccole società: "Una discriminazione assurda"

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di Francesco Querusti

E’ ufficiale. Stop ai campionati provinciali e all’attività di Base: potranno continuare gli allenamenti individuali. Il comunicato del Comitato Toscana Figc-Lnd è chiaro: "In relazione a quanto disposto dal Dpcm del 18 ottobre, si comunica che le gare dei campionati di Terza Categoria, Juniores, Allievi e Giovanissimi (A e B) Provinciali sono sospese fino al 13 novembre". Le pressanti richieste del presidente regionale Paolo Mangini ai vertici del Settore Giovanile e della Lega Dilettanti di modificare quanto era stato deliberato dal Governo non hanno risposte. Continueranno solo i campionati dilettanti dalla D fino alla Seconda categoria e i campionati giovanili a carattere regionale e nazionale. Si alza forte la protesta del mondo calcistico minore che ritiene si sia adottata una discriminazione clamorosa. Il gruppo "Calcio in Rete" coordinato da Fabio Giorgetti minaccia proteste per fare capire l’ingiustizia sportiva, morale, sociale ed economica subita dalle società che partecipano ai campionati provinciali Figc.

Duro l’intervento di Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega: "Il presidente Conte non conosce l’argomento di cui parla e con l’ultimo Dpcm sullo Sport che prevede l’interruzione dell’attività dilettantistica di base ha creato grosse problematiche. Far giocare le categorie regionali, mentre resteranno a casa i ragazzi dei campionati provinciali, è una decisione contraria ad ogni principio dello sport, perché con questa scelta immorale e diseducativa si discriminano i ragazzi della solita età solo in base alla categoria di appartenenza".

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