Ribery regista avanzato. Iachini e il ruolo di Franck

Il ritorno del campione francese apre nuove prospettive tattiche L’ipotesi del 4-3-3 e la possibilità che FR7 abbia libertà fra le linee

Migration

Dodici partite e una salvezza non ancora matematica, logico che in questi fragili tempi Iachini debba miscelare bene tutti gli ingredienti. E Ribery fra questi ingredienti non è proprio l’ultimo, considerati il suo status da star e le incognite del rientro dopo l’operazione alla caviglia. Però come farne a meno?

Montella aveva sfruttato Ribery anche fra le linee, lasciandogli la possibilità di scegliersi una zona di comfort durante le partite per gestire i cambi di ritmo personali: in certe fasi Ribery aveva giocato addirittura da regista avanzato, un punto di riferimento continuamente cercato dai compagni. E nei pochi allenamenti che la Fiorentina ha fin qui sfruttato per provare a riconoscersi, a Ribery è stata lasciata molta libertà. Ritmi ovviamente poco intensi, tanti palloni giocati: non che gli si debba insegnare la posizione, soprattutto ora che la squadra sta cominciando una nuova fase di preparazione e sul campo gli allenamenti assomigliano ai test della prima parte di un ritiro.

E se la collocazione ideale di Ribery a tutta fiamma sarebbe l’esterno alto a sinistra nel 4-3-3, saranno le gambe e gli equilibri a decidere la posizione più funzionale dopo un confronto con Iachini.

Molte porte aperte, certo che la Fiorentina dovrà sfruttare al meglio la ripartenza in questo campionato sospeso su parecchie possibilità, comprese quelle dei playoff e dei playout e – ultima opzione – la cristallizzazione della classifica in caso di nuovo stop totale per aumento generale dei contagi. In quel caso deciderebbe un algoritmo, meglio dunque vincere il più possibile e non pensarci.

Difficile prepararsi a un finale di stagione così diverso da quelli che i calciatori hanno conosciuto nelle loro brevi o lunghe carriere: terreno inesplorato per tutti e per questo Iachini – che moltissimo si gioca in queste ultime partite – dovrà essere bravo a ottenere dal gruppo il massimo, in tutti i sensi. Commisso non ha certo abbassato la tensione informando che considera sotto esame l’allenatore (Iachini sarebbe stato confermato con certezza solo in caso di mancata ripresa del campionato): saranno come sempre i giocatori a decidere il futuro di chi li allena e – se Commisso aspetta segnali – il futuro di Iachini dipenderà anche dal modo in cui la squadra interpreterà le partite che restano.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro