Mbappe contro Messi? No, no: il film di Natale è Cabral contro Cabral

Cabral non ha segnato gol nella raffica di amichevoli della Fiorentina

Cabral non ha segnato gol nella raffica di amichevoli della Fiorentina

Firenze, 17 dicembre 2022 - Mamma mia quanta retorica intorno alla sfida mondiale definitiva. Messi contro Mbappe, il presentepassato contro il presentefuturo, the last dance contro tutto ciò che verrà. Tutto bello, sì. Tutto di proprietà del Psg qatariota, tra l’altro. Ma noi andiamo oltre: la vera sfida di questo 2022 sarà un’altra: Cabral contro Cabral.

Questo è un film d’autore, mica quella sbobba natalizia da tutto esaurito. Qui c’è suspance, c’è la sfida interiore, l’avventura, il vuoto, il sottovuoto, il lieto fine. Forse. La Fiorentina segna a ripetizione in un giro di amichevoli in cui vince sempre che neanche il Barcellona dei tempi d’oro e lui no, non segna, non c’è verso, non può, forse non vuole. Chissà? Beh, invece di giocare a mercante in fiera (vi consigliamo la versione economica: mercante in prestito con diritto di riscatto), il giorno di Natale, davanti a zii, nonni, cognati, suoceri, figli, padri, madri, zie, nonne, procuratori (un regalo per loro sotto l’albero non può mancare) etc etc, provate a buttarla lì.

Così, in quell’unico istante di silenzio che a un certo punto interrompe quel chiacchiericcio senza fine che da mezzogiorno ha attraversato gli auguri, i crostini, i tortellini, il bimbo che piange, lo zio che arriva in ritardo, il tacchino, le patate, l’insalata che fa sempre bene e nessuno mangia, a parte la cugina vegana. Ecco, infilatevi lì, in quello spazio minuscolo, come sanno fare solo Messi e Mbappe.

Tocca a voi, voce calma e sicura: secondo me Cabral gli è bono. Vedrete, ci sorprenderà. Va aspettato… “. Il vero Natale inizierà qui. “Aspettato per faicchè?”, dirà lo zio, dopo essersi scusato per il ritardo. “Venvia gli è qui da un anno. Veniva dalla Svizzera, miha dalla Mongolia”, aggiungerà il nonno accreditato dal suo abbonamento vintage e da quel primo scudetto che racconta sempre a fine serata. Serve un supporto. Ecco vostro nipote, quello che vi vuole per davvero bene: “Non avrà una grande tecnica ma ci mette l’anima”. “Panettone o pandoro?” La nonna ci prova. Ma sbaglia.

La domanda è: Cabral o Jovic? E a questo punto la sala da pranzo diventa una bolgia che il bar Marisa in confronto è un tempio buddhista tibetano. Il cognato gobbo ne approfitta per mettersi in tasca una plusvalenza di torrone. “Jovicce è un’altra storia”. Lo zio ha le idee chiare. Ma la zia ha un’altra idea. “Se si teneva Kokorin gli era quasi meglio”. Pandoro, ha vinto il pandoro. “Il cugino nerd avrebbe un’idea: “Ma prendere uno tipo Pinamonti?”. Qualcuno ruggisce, è il fidanzato della Sabri. “Bono quello, ha segnato un gol. Come Scamacca.Vaia vaia”. La mamma è quella più lucida e mentre qualcuno sta per lanciare la sfida Commisso sì, Commisso no, blocca tutto come Toldo contro l’Olanda. “E’ Natale, un brindisi per tutti noi e per il Viola Park”. Viva la mamma. E viva il Viola Park. E buon Natale, soprattutto.

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