Lucca, Livorno, Arezzo e Pistoia: calcio all’inferno

Quattro retrocessioni dalla serie C alla serie D. Disastro Toscana e il mondo del pallone s’interroga

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di Enrico Salvadori

Nel day after molti non riescono ancora a metabolizzare quanto accaduto. Del resto per ritrovare un disastro del genere bisogna tornare indietro alla stagione 1950-51 quando a scendere in D furono Pistoiese, Carrarese, Grosseto e Le Signe. Settant’anni dopo la debacle del calcio toscano si è ripetuta. Quattro retrocessioni dirette senza neanche i playout e nei Dilettanti sono finite Lucchese, Pistoiese, Livorno (28 campionati di serie A in tre nel palmares) e l’Arezzo. Un disastro che ha molte cause e ha sortito già un effetto: ieri il presidente degli arancioni Orazio Ferrari ha annunciato che dopo 11 anni lascia. Sarà il sindaco Tomasi con la Holding Arancione a esplorare tutte le possibilità per la cessione della Pistoiese. A Livorno il caos societario non ha prodotto solo 5 punti di penalizzazione ma ha destabilizzato un ambiente che si è appigliato al ricordo delle gestioni Spinelli ma ha presto capito che anche il vecchio patron non ci credeva più. A Lucca, Pistoia ed Arezzo sono stati complessivamente 9 gli allenatori che si sono alternati ma il risultato non è cambiato perché la miriade di giocatori confermati, acquistati e poi tagliati è stata un’alchimia che non ha funzionato. Alla Lucchese ha cominciato Monaco poi sono arrivati Lopez e Di Stefano, a Pistoia si è scommesso su Frustalupi junior per poi passare a Riolfo e Sottili. Il Cavallino ha puntato sul giovane Potenza virando su Camplone e su Stellone. A Livorno Dal Canto e poi Amelia hanno lavorato in situazioni oggettivamente drammatiche. In ogni caso niente da fare e ora si leccano ferite profonde.

Marcello Lippi prima di spiccare il volo sul tetto del mondo ha guidato la Pistoiese (87-88) e la Lucchese (91-92) e con queste due maglie aveva chiuso anche la carriera di calciatore. "Mi dispiace tantissimo per le retrocessioni di quattro società importanti, a due delle quali sono legato anche perché conosco le dirigenze che hanno profuso tanto. Penso che questa conclusione amara sia frutto di una serie di circostanze sfortunate. A tutti faccio gli auguri per una pronta risalita". Tito Corsi ha lavorato per le 4 retrocesse: a Lucca da allenatore, a Pistoia, Arezzo e Livorno da dirigente. "E’ una circostanza eccezionale. Hanno inciso infortuni e avversità ma errori ci sono stati. La prossima stagione in D per tutti sarà dura. I posti per la risalita al massimo saranno due". Di parere diverso Renzo Melani che ha vinto in panchina in C2 a Livorno e Lucca e nel ‘72-73 ha diretto la Pistoiese.

"Non è possibile retrocedere senza combattere. E’ una delusione tremenda perché conosco la passione della gente che si sente tradita".

Di una scalata dalla serie D alla B a Livorno è stato protagonista come direttore sportivo Roberto Tancredi. "Venni chiamato dalle gestioni Caresana e Achilli, ci sono state grandi sofferenze ma anche grandi soddisfazioni perché Livorno ti prende. Vedere questo calvario sportivo amaranto mi ha fatto male. Il futuro? Una società credibile che ricostruisca da zero con idee chiare, abbia forza economica e ricompatti il rapporto con i tifosi e la città". Massimo Morgia si dichiara un tifoso della Lucchese dove ha giocato ma non ha mai allenato mentre ha diretto la Pistoiese, vincendo la D, e il Livorno come secondo di Novellino in B. "Le retrocesse erano squadre con poca identità, tanti prestiti e nessun giocatore che in categoria fa la differenza. Poi il campionato senza pubblico ha significato per le toscane andate giù almeno 4-5 punti in meno. Ora vedo tante incognite". Giuliano Sili focalizza l’attenzione su Arezzo e Livorno di cui è stato apprezzato direttore. "Il Cavallino una dirigenza così forte non l’aveva da tempo ma una squadra che nell’andata incamera solo 10 punti per salvarsi deve fare un miracolo. I problemi a Livorno sono nati dopo che si è fatto disamorare Spinelli che è un grande dirigente. A Pistoia si veniva da stagioni traballanti, a Lucca si è ritrovata la serie C con il campionato interrotto la scorsa stagione ma gli errori sono stati tanti".

Sia Pistoiese (nell’anno del centenario), che Arezzo e Lucchese chiederanno la riammissione in serie C in un’estate dove ci saranno tante cancellazioni perché il Covid e la mancanza di entrate hanno penalizzato i bilanci. Sopra di loro nella graduatoria avranno però le squadre retrocesse dopo i playout. Se non cambiano le regole il Livorno, a causa dei 5 punti di penalità, avrà preclusa anche questa possibilità. Un’altra beffa.

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